Sarebbe dovuta partire a gennaio, ma la lotteria degli scontrini sarà rinviata di almeno un anno. La piattaforma informatica necessaria a gestire i dati degli scontrini e ad assegnare i premi non è pronta. E c’è chi è sicuro che sulla decisione di rinviare il debutto della lotteria anti-evasione pesi anche l’avvicinarsi delle elezioni.
Lotteria degli scontrini: tutto rinviato al 2019
Per combattere l’evasione fiscale, la Legge di Bilancio 2017 aveva stabilito l’introduzione di un’apposita lotteria legata all’emissione di scontrini e di ricevute fiscali. La norma prevedeva l’entrata in vigore della lotteria nazionale dal 1° gennaio 2018.
Ma la Legge di Bilancio e il Decreto Fiscale collegato sui quali il Governo Gentiloni sta lavorando in questi giorni sancirà la decisione di rinviare di almeno un anno l’introduzione della lotteria.
Il meccanismo alla base del sistema è piuttosto semplice: i punti vendita dovranno dotarsi di un lettore per scansionare la tessera sanitaria e, per ogni acquisto, dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate il codice fiscale del cliente. Raggiunto un tetto di spesa stabilito dalla legge, il consumatore accederà in automatico a un’estrazione mensile che mette in palio premi in denaro e, probabilmente, anche viaggi di lusso in Italia.
Rinvio della lotteria degli scontrini: flop o mossa elettorale?
La motivazione ufficiale del rinvio della lotteria degli scontrini è legata ai ritardi nello sviluppo dell’infrastruttura informatica che dovrebbe regolare il sistema. A occuparsene è Sogei, la società che poche settimane fa è stata sotto i riflettori a causa della pericolosa falla scoperta nel sistema utilizzato per la comunicazione dei dati dello Spesometro.
Rinviare al 2019 la lotteria degli scontrini è un modo per evitare altri problemi legati alla sicurezza dei dati e per avere il tempo sufficiente per sviluppare una piattaforma sicura e stabile.
Ma c’è anche chi legge nel rinvio della lotteria degli scontrini una mossa elettorale: mancano pochi mesi alle elezioni legislative e questa decisione non scontenterà né chi teme l’arrivo di un grande fratello fiscale né quei commercianti restii a emettere gli scontrini.
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