Fare la raccolta differenziata è un dovere preciso, non puoi chiamarti fuori da questo compito. In molte città italiane la differenziata, ovvero il recupero dei rifiuti in modo da riciclare e sfruttare al massimo le materie prime, ha raggiunto un buon livello. Ma c’è sempre qualche dettaglio da ottimizzare. Anzi, spesso bisogna lavorare sodo per migliorare.
A volte la raccolta differenziata non funziona perché i cittadini non sono informati e in pochi sanno dove buttare alcuni materiali particolari. Devi rispettare le divisioni per la carta, la plastica e il vetro e devi fare attenzione a non gettare, nei vari contenitori per la differenziata, materiali che non possono essere smaltiti e che andrebbero inseriti tra i rifiuti non recuperabili.
Come risolvere questo problema? Iniziamo con una buona informazione: ecco alcune linee guida per differenziare i rifiuti domestici.
Perché fare la raccolta differenziata
Ti sei mai chiesto perché è così importante la raccolta differenziata? Suddividere i rifiuti (organico, carta, vetro, plastica…) può essere a volte noioso e complicato, è vero, ma indispensabile per evitare che tutto il materiale arrivi nelle discariche, con conseguenze negative per l’ambiente.
Quindi, perché differenziare i rifiuti? Semplice: grazie a questa buona pratica puoi trasformare la spazzatura che produci a casa in materiale utile per produrre nuovi oggetti. Questo è un punto a favore della terra, l’aspetto ecologico è decisivo quando si tratta di rifiuti. E ognuno deve fare la sua parte.
I materiali di risulta, una volta differenziati, vengono inviati ad appositi impianti. In questi luoghi si selezionano le parti utili, provvedono al loro riciclo e recupero (solo ciò che rimane viene smaltito in discarica). Ogni ciclo di selezione avviene separatamente. Tutto questo è decisivo soprattutto per materiali tipo la plastica che hanno un impatto drammatico sull’ambiente. Tra i benefici della raccolta differenziata c’è una maggior pulizia delle strade, soprattutto con quella porta a porta.
Come fare la raccolta differenziata
Ci sono dei bidoni (a volte forniti dal Comune, soprattutto se si tratta di contenitori per i condomini) con colori differenti che corrispondono alle principali materie. Esiste infatti una vera e propria standardizzazione voluta dalla norma UNI 840-1:2013 per i rifiuti:
Colore | Rifiuto | Trattamento |
---|---|---|
Verde | Vetro | Riciclabile |
Blu | Carta e cartone | Riciclabile |
Giallo | Plastica | Riciclabile |
Marrone | Rifiuti organici | Riciclabile |
Turchese | Alluminio e acciaio | Riciclabile |
Grigio | Indifferenziato | Non riciclabile |
Come puoi facilmente intuire, la tua attività si limita a questo: devi inserire i rifiuti nei diversi contenitori. Lo puoi fare nelle campane che trovi in strada, o nella raccolta porta a porta organizzata dal tuo comune. Senza dimenticare le isole ecologiche che ti permettono di differenziare con maggiore attenzione i rifiuti che hai prodotto. Vediamo nello specifico i vari materiali.
Raccolta differenziata: la plastica
Possiamo gettare solo gli imballaggi, cioè tutto ciò che serve per contenere, proteggere o trasportare alimenti, detersivi, oggetti vari. Ad esempio, i sacchetti di plastica e la pellicola per alimenti possono diventare, una volta riciclati, nuove plastiche per imballaggi o contenitori per la spazzatura. Ma cosa devi evitare nella differenziata dedicata alla plastica, per l’esattezza?
Non si possono recuperare cancelleria e cartellette in plastica, custodie per CD e DVD, imballaggi con evidenti residui di cibo. Le novità però sono tante negli ultimi anni: oggi anche piatti e bicchieri di plastica possono andare nella raccolta differenziata della plastica, ma non puoi inserire le posate. Si possono mettere nella plastica anche le grucce con gancio di metallo.
Tutto questo senza dimenticare la creatività, primo stimolo per il riciclo. Le confezioni per le uova, i vasetti di yogurt, le vaschette del gelato e altri imballaggi misti (come le retine della frutta) possono essere trasformati in arredi urbani o manufatti per l’edilizia. Le bottiglie d’acqua e i vari flaconi per detergenti e detersivi possono trasformarsi in nuovi contenitori o tappi.
Dove buttare polistirolo e Tetrapak?
I contenitori di polistirolo sono tra quei rifiuti per i quali ci domandiamo: “Ma questi dove li differenziamo?”. La risposta definitiva non esiste. Il polistirolo, infatti, potrebbe andare nella plastica oppure nell’indifferenziata. Una regola generale: il polistirolo per alimenti, come quello per il trasporto di latticini, va raccolto con la plastica. Ma prima lo devi pulire.
Il polistirolo da imballaggio, come quello in cui trovi i prodotti elettronici, non contiene parti plastiche e va nell’indifferenziata. Dove si buttano i contenitori in Tetrapak, invece? Dipende da comune a comune, a volte nella carta e a volte nella plastica.
Raccolta differenziata per la carta
La raccolta differenziata per la carta è una delle più diffuse e utili. Si può smaltire solo carta pulita: sacchetti, rotoli, fogli, scatole, riviste e quotidiani. Carta e cartone torneranno a nuova vita. Rifiuti non recuperabili, in questo caso, sono: carta oleata, carta plastificata, involucri dei biscotti, carta sporca (per residui di cibo o altre sostanze), ma anche scontrini e carte termiche.
Differenziare l’umido organico
Un’altra sezione importante della raccolta differenziata casalinga: l’umido organico. Cosa sono questi rifiuti? Tutti gli scarti della tua attività in cucina come alimenti scaduti, fondi di caffè, fiori, foglie, gusci d’uovo. Non sono recuperabili le cialde in plastica o metallo (di caffè o tè), lettiere per animali. Perché è così importante questo recupero? Perché l’umido diventa energia.
L’umido è biodegradabile, e nelle discariche produce biogas. A volte attraverso il percolato che cola in teloni di PVC, a volte con trattamenti che precedono lo stoccaggio. D’altro canto l’umido può diventare una risorsa preziosa anche per il tuo orto grazie al compostaggio domestico. Ma devi chiedere al Comune se è disponibile la compostiera domestica.
Raccolta differenziata: come farla? Mini guida per orientarsi Click To TweetRaccolta differenziata per i metalli
Possono essere recuperati solo gli imballaggi, mentre gli oggetti di metallo devono essere portati ai Centri di Raccolta. Fogli e vaschette di alluminio, lattine, barattoli e i vari tappi e coperchi possono diventare nuovamente oggetti di uso comune: ferro, acciaio e alluminio sono totalmente riciclabili.
Attenzione, non gettare tubi, lampadine, pentole, contenitori di prodotti chimici (tipo vernici o solventi) nelle sezioni del riciclo metalli. Anche in questo caso devi attivare una raccolta speciale.
Le lattine, invece dove vanno? Altro caso dubbio. A seconda del Comune in cui abiti, le lattine vanno in bidoni diversi. A Torino, ad esempio, le lattine vengono conferite insieme al vetro. A Napoli con la plastica. In altre città, invece, le lattine vengono raccolte autonomamente. È importante dunque verificare presso il proprio Comune l’esatta collocazione di questo imballaggio.
Raccolta differenziata per il vetro
Il vetro è riciclabile al 100%: bottiglie, vasi, bicchieri, barattoli torneranno a vivere. Devi solo buttare ciò che non ti serve nelle campane. Non si possono recuperare fialette farmaceutiche, il pyrex, lampadine e vetri dei neon. Anche la ceramica è nemica della differenziata. Cosa portare al Centro di Raccolta? Specchi, televisori e monitor del PC, cristalli, lastre di vetro.
Come riciclare il legno
Totalmente riciclabile (sia quello naturale, sia quello trattato), il legno e tutti gli oggetti di questo materiale così prezioso devono essere portati al Centro di Raccolta. Quest’ultimo, è giusto sottolinearlo, è un servizio gratuito per tutti i cittadini.
Rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
Dove buttare piccoli elettrodomestici, computer, telefoni, strumenti musicali, giocattoli elettronici, lampadine di vario genere? Devono essere portati al Centro di Raccolta più vicino oppure in un punto vendita per l’acquisto di un nuovo apparecchio. Il venditore ha l’obbligo di ritirare gratuitamente il vecchio apparecchio per ogni nuovo elettrodomestico acquistato (anche di marca diversa, ma della stessa tipologia), secondo la logica 1 contro 1. Questo meccanismo vale anche per pneumatici usati.
Materiali particolari e rifiuti speciali
Alcuni materiali non possono essere recuperati: pile usate, farmaci scaduti e abiti usati possono essere smaltiti in contenitori dedicati. Batterie, toner e vernici, oli minerali e vegetali devono essere portati direttamente al Centri di Raccolta. In qualche caso, però, puoi trovare dei negozi che raccolgono pile e medicinali da buttare: segnali con cura e sfrutta questa occasione.
Altri materiali che non seguono la logica della differenziata: rifiuti speciali, risultati di lavori in casa e prodotti chimici. Oppure rifiuti particolarmente ingombranti. In questi casi la soluzione è semplice: chiama l’azienda che si occupa dei rifiuti o il Comune per chiedere consiglio. Questo è il modo migliore per procedere a norma di legge, rispettare l’ambiente ed evitare multe.
Le sanzioni variano da Comune a Comune e riguardano l’abbandono di sacchetti in zone non adibite, la consegna prima dell’ora stabilita o di un materiale non stabilito per quel giorno. Ma c’è anche il deposito di sacchetti non differenziati nel modo giusto. Le combinazioni sono diverse, informati presso il tuo Comune di residenza.
La raccolta differenziata porta a porta
La raccolta differenziata porta a porta è una pratica sempre più diffusa nei centri urbani. Questa tipologia va sicuramente a vantaggio del decoro urbano, dal momento che le vie della città sono quasi del tutto sgombre dai bidoni dell’immondizia. Solitamente la raccolta avviene attraverso i bidoni della differenziata condominiali, collocati nei cortili.
In altri casi la differenziazione andrà fatta in casa e si dovrà seguire un ordine ben definito per il conferimento. Ovvero il deposito dei sacchetti fuori alla porta (ad esempio carta il mercoledì, vetro e lattine il giovedì e plastica il venerdì e così via).
La raccolta differenziata porta a porta richiede un impegno più attivo del cittadino, che deve organizzare dei piccoli bidoncini casalinghi e rispettare il calendario di conferimento per evitare di accumulare rifiuti in casa o nel cortile dello stabile. Nel caso in cui devi smaltire velocemente i rifiuti, puoi sempre accedere ai centri di raccolta ai quali consegnare quanto necessario.
Hai domande?
Cosa si butta nell’indifferenziata? Tutto ciò che non viene elencato in questa guida, ma ricorda questo passaggio: differenziare i rifiuti domestici non è una possibilità ma un dovere. E se non rispetti le regole rischi sanzioni. Se hai qualche dubbio contatta il tuo Comune o l’azienda che si occupa della spazzatura differenziata. Oppure lascia la tua domanda nei commenti.
ALESSANDRO CALATRI
Un ringraziamento x la stesura cosi semplice di un argomento che riguarda tutti. Piuttosto volevo chiedere quale fosse la normativa che disciplina l’utilizzo dei sacchi della differenziata per ciò che concerne il colore degli stessi ,dei quali non si è fatta menzione. Grazie.
Riccardo Esposito
Ciao, in linea di massima è questa:
Bianco o verde molto chiaro: sacchi per l’umido.
Giallo: plastica pulita.
Azzurro: carta e cartone.
Grigio: rifiuti inorganici e indifferenziata.
Possono variare leggermente in base al comune. Ad esempio qui a Napoli la carta è bianco.