La carta REI è la carta di pagamento fornita alle famiglie che hanno diritto ad accedere al reddito di inclusione. La Legge di Bilancio 2018 ha modificato i requisiti per l’accesso, rendendo più semplice fare richiesta di questa misura di contrasto alla povertà . Vediamo insieme chi può richiedere la carta REI e come fare.
Carta REI: cos’è
La carta REI è la carta di pagamento collegata all’erogazione del reddito di inclusione. Si tratta di un reddito mensile previsto per le famiglie in difficoltà economiche e pensato per favorire l’inclusione del nucleo familiare all’interno del mondo del lavoro e nel contesto sociale.
L’importo del reddito di inclusione varia a seconda delle caratteristiche della famiglia che lo richiede e va da un minimo di 187,50 euro al mese previsto per le persone che vivono sole fino a un massimo di 539,82 euro al mese per le famiglie composte da almeno 6 persone.
Le famiglie che rispettano i requisiti richiesti (li vedremo tra poco), una volta presentata la domanda di accesso al reddito di inclusione dovranno sottoscrivere un progetto personalizzato predisposto insieme ai servizi sociali del Comune di residenza. Il progetto coinvolge tutti i membri del nucleo familiare e può prevedere, per esempio, l’impegno a portare avanti un percorso di studi, a svolgere delle attività lavorative oppure a seguire un percorso di cura della propria salute.
Quando il progetto è stato definito e la domanda è stata analizzata, se si rispettano tutti i requisiti richiesti si ottiene il reddito di inclusione, caricato mensilmente sulla carta REI. A occuparsi del versamento del reddito di inclusione è l’INPS.
La carta REI viene emessa da Poste Italiane. I beneficiari del reddito di inclusione riceveranno una lettera e dovranno recarsi all’ufficio postale indicato per ritirare la carta. Con la carta è possibile;
- ritirare contanti presso gli sportelli Bancomat, fino a 240 euro al mese;
- pagare le bollette;
- pagare nei punti vendita tramite POS;
- ottenere uno sconto del 5% su alcuni acquisti fatti presso farmacie e punti vendita convenzionati.
Il REI dal 1° gennaio 2018 ha sostituito completamente l’ASDI (assegno di disoccupazione) e la SIA Sostegno all’Inclusione Attiva
Reddito di inclusione: i requisiti
I requisiti per l’accesso al reddito di inclusione sono sia di tipo finanziario sia di tipo patrimoniale. Fino al 2017 c’erano regole precise anche riguardo alla composizione del nucleo familiare, ma la Legge di Bilancio 2018 ha modificato questo aspetto. I possibili beneficiari passano così da 500 mila a 700 mila famiglie.
Possono richiedere il reddito di inclusione le famiglie che hanno:
- un indice ISEE inferiore a 6.000 euro;
- un indice ISRE (indicatore della situazione reddituale equivalente) inferiore a 3.000 euro;
- un patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) con un valore fino a 20.000 euro;
- un patrimonio mobiliare fino a 6.000 euro per le persone che vivono sole, fino a 8.000 euro per le coppie e fino a 10.000 euro per le famiglie composte da 3 o più persone.
Da quest’anno sono stati abrogati i requisiti relativi alla composizione del nucleo familiare. In precedenza, potevano accedere al reddito di inclusione solo le famiglie con un figlio minorenne, nelle quali era presente una persona affetta da handicap, una donna incinta o una persona ultra 55enne disoccupata.
Per poter richiedere il reddito di inclusione è necessario anche:
- essere residenti in Italia da almeno due anni, essere cittadini europei oppure avere un permesso di soggiorno;
- in caso di disoccupazione, non percepire la NASPI o altre forme di sostegno al reddito;
- non avere navi o imbarcazioni da diporto;
- non avere auto o moto immatricolate negli ultimi 2 anni.
Come richiedere la carta REI
Si può presentare la domanda per la nuova versione del reddito di inclusione dal 1° giugno. Una volta accettata la domanda, la carta REI sarà attiva e potrà essere usata a partire dal mese successivo.
Il modulo di domanda va compilato e consegnato al Comune di residenza. Il Comune e l’INPS hanno 20 giorni di tempo per analizzare la richiesta e per verificare se si rispettano tutti i requisiti richiesti.
Chi ha presentato la domanda di accesso al reddito di inclusione lo scorso anno e si è visto rifiutare la richiesta perché non rispettava le regole fissate per la composizione del nucleo familiare non deve presentare una nuova richiesta. A seguito della modifica dei requisiti, l’INPS analizzerà d’ufficio tutte le domande rifiutate per quei motivi lo scorso anno e verificherà se ci sono le condizioni per erogare il reddito di inclusione.
Il reddito di inclusione viene versato per 18 mesi. Se necessario, si può richiedere la proroga del reddito di inclusione e l’erogazione del beneficio può essere prolungata per un altro anno.
Nel caso in cui la famiglia che percepisce il reddito di inclusione non rispetta gli impegni sottoscritti nel progetto personalizzato o ha fatto dichiarazioni false, il reddito può essere decurtato, sospeso o cancellato. In caso di dichiarazioni false si rischia anche una multa che può arrivare fino a 5.000 euro. Se invece è tutto in regola, dal mese successivo alla richiesta il reddito di inclusione verrà accreditato sulla carta REI.
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