Il 15 ottobre 2020 si avvicina, con lo sblocco di notifiche e pagamenti delle cartelle esattoriali. E allora il Governo pensa ad una nuova pace fiscale 2020 per far fronte alle difficoltà economiche dovute alla pandemia e dare una nuova occasione ai debitori di mettersi in regola con il Fisco.
Pace fiscale 2020: nuova rottamazione cartelle
Il Governo starebbe studiando una rottamazione quater, dopo le iniziative degli ultimi anni, per consentire a 9 milioni di contribuenti di mettersi in regola con i propri debiti con lo Stato.
Presumibilmente si tratterà di un’operazione simile a quelle che l’hanno preceduta, consentendo ai contribuenti di saldare i propri debiti:
- privi di sanzioni e interessi;
- con forti sconti sulla base della situazione economica del debitore (tipicamente viene utilizzato l’indicatore ISEE);
- con pagamenti dilazionati nel tempo.
Queste sono le prime ipotesi su come potrebbe funzionare la rottamazione quater, che seguirebbe saldo e stralcio e rottamazione ter, iniziative legate alla Legge di Bilancio 2019.
Pace fiscale 2020: in arrivo la rottamazione quater? Click To TweetRottamazione quater
Il 15 ottobre 2020, però, non è soltanto l’ultimo giorno di blocco di notifiche e pagamenti delle cartelle esattoriali. In quella data, infatti, il Governo deve presentare la prima bozza di Legge di Bilancio 2021 e il relativo decreto fiscale.
Questo significa che avremo il primo passaggio e le prime notizie circa la forma che prenderà la nuova pace fiscale.
Dal momento che la rottamazione ter e il saldo e stralcio hanno coinvolto i debiti con l’Agenzia Riscossione (ex Equitalia) fino al 2018, la nuova rottamazione cartelle potrebbe riguardare i debiti notificati fra il 2019 e il 2020.
La scelta del Governo potrebbe essere guidata da:
- notevoli problemi di liquidità che famiglie e imprese stanno affrontando a causa dell’emergenaza epidemiologica;
- opportunità di chiudere con i debiti altrimenti inesigibili prima di partire con la riforma fiscale, che dovrebbe essere tra i progetti più consistenti per l’accesso ai fondi europei del Recovery Fund.
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