Il pignoramento conti correnti, già previsto dal nostro ordinamento per i debitori di enti statali e locali, potrebbe subire un’accelerazione sui debiti per tributi locali.
Pignoramento sprint per Comuni e Regioni
L’articolo 96 della Legge di Bilancio 2020, al momento in cui si scrive ancora in discussione in Senato, prevede una “Riforma della riscossione degli enti locali” che accorcia di molto il periodo entro il quale Comuni e Regioni possono procedere con il pignoramento dei conti correnti per tributi non pagati.
In sostanza si concede agli enti locali di saltare un passaggio: l’iscrizione a ruolo del debito con emissione della cartella esattoriale.
Ad oggi per arrivare all’atto esecutivo sono necessari due passaggi: accertamento e ingiunzione.
Con la riforma, dal 1° gennaio 2020 sarà necessario soltanto il primo passaggio, l’accertamento, per arrivare a soluzioni estreme come pignoramento del quinto dello stipendio o dei conti correnti.
Pignoramento conti correnti per IMU e TASI non pagate Click To TweetCome funzionerà il nuovo pignoramento dei conti correnti?
Vediamo adesso, passo dopo passo, quale sarà il nuovo iter che porta al pignoramento del conto o del quinto:
- se si salta, per qualsiasi motivo, la regolare scadenza di pagamento di un tributo locale, l’ente creditore emette un atto unico di accertamento nei confronti del debitore;
- trascorsi 3 mesi dalla notifica, l’ente interessato potrò attivare la procedura di riscossione mediante fermo amministrativo (cosiddette ganasce fiscali), pignoramento o ipoteca;
- da quel momento i debitori avranno 6 mesi per mettersi in regola, altrimenti il provvedimento diverrà effettivo;
- per i debiti inferiori a 10mila euro sarà necessario un ulteriore sollecito prima di avviare la riscossione coattiva.
Sarò comunque possibile rateizzare il debito:
- per importi inferiori a 100 euro, sarà consentito soltanto il pagamento in un’unica soluzione;
- fino a 500 euro, verrà concesso un massimo di 4 rate;
- per importi superiori a 500 euro il numero di rate aumenterà all’aumentare dell’importo dovuto fino ad un massimo di 72 per debiti superiori a 20mila euro.
Multe e pignoramento conti correnti
Al momento le multe stradali sono escluse dal provvedimento, a chiarirlo la nota illustrativa alla manovra che afferma:
le disposizioni in esame non incidono sul codice della strada
Ecco l’elenco i principali tributi coinvolti:
- IMU
- TASI
- TARI
- TOSAP
- Bollo auto
- Rette scolastiche
- Imposta sulle affissioni e pubblicità
Va però precisato che le multe potrebbero anche rientrare nel corso del dibattito parlamentare che deve chiudersi entro la fine del 2019.
Questo significa che l’intero provvedimento è ancora in discussione e viste le numerose polemiche montate intorno ad esso non possiamo escludere che ci saranno ulteriori novità, dall’inasprimento allo stralcio della norma.
Ti invitiamo dunque a continuare a seguirci e a leggere il nostro articolo sul funzionamento, ad oggi, dell’atto esecutivo: Pignoramento presso terzi su conto corrente, stipendio e pensione
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