Costi di disattivazione: cosa sono e perché sono dovuti
Il passaggio a un nuovo operatore di telefonia fissa o la chiusura del contratto telefonico non sono operazioni gratuite: in entrambi i casi gli operatori applicano dei costi di disattivazione.
Nonostante il decreto Bersani abbia tentato di ridurre i costi a carico dei consumatori e aumentare la concorrenza sul mercato, questo costo rimane. Se prima dell’entrata in vigore del decreto Bersani si parlava di penali, ora si parla di costi di disattivazione, giustificati con le spese tecniche e amministrative sostenute dagli operatori per concludere il passaggio del contratto o per disabilitare la linea.
Il decreto Bersani stabilisce infatti che i contratti devono prevedere:
“la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore.”
In sostanza, se l’operatore sostiene dei costi per procedere alla migrazione o per disattivare la linea, può addebitare questo costo al consumatore. L’AGCOM supervisiona l’attività degli operatori e verifica che i costi di disattivazione applicati siano giustificati da costi dimostrabili. La stessa autorità garante ha definito delle linea guida alle quali gli operatori devono attenersi.
Bisogna tener conto di questi costi di disattivazione soprattutto prima di procedere alla migrazione della linea a un altro operatore. Dal confronto delle tariffe potresti aver trovato un’offerta più conveniente ma, a conti fatti, il risparmio potrebbe essere “mangiato” dai costi previsti dal contratto in caso di cambio di operatore.
I costi di disattivazione sono diversi a seconda dell’operazione richiesta: migrazione o cessazione della linea. Spesso poi gli operatori telefonici applicano un diverso livello di costo a seconda del tipo di tecnologia associata alla linea – ADSL o fibra – e della proprietà di telefono e modem.
Quanto si paga in caso di migrazione
In caso di migrazione della linea telefonica fissa da un operatore a un altro sono addebitati dei costi per la gestione della pratica. I costi di disattivazione risultano inferiori rispetto a quelli addebitati in caso di cessazione della linea.
Ogni operatore prevede un proprio costo di disattivazione. La forbice dei costi va da un minimo di 35 euro a un massimo di circa 50 euro.
Quanto si paga in caso di cessazione della linea
Chi decide di disabilitare definitivamente la linea telefonica fissa deve sostenere dei costi di disattivazione leggermente più alti. A seconda dell’operatore con cui è stato sottoscritto il contratto, del tipo di tecnologia e delle clausole contrattuali, bisogna mettere in conto un costo compreso tra 35 e 100 euro.
Costi di disattivazione TIM
I costi di disattivazione TIM vanno da un minimo di 35,18 euro a un massimo di 99 euro. Le differenze sono dovute al tipo di intervento richiesto (trasferimento o cessazione della linea) e dal tipo di tecnologia impiegata (linea fissa, ADSL o fibra ottica).
Chi vuole passare a un altro operatore o disattivare la linea fissa o la linea ADSL deve sostenere un costo di disattivazione di 35,18 euro. Chi ha sottoscritto un contratto con connessione in fibra ottica, invece, in caso di richiesta di cessazione della linea deve pagare un costo di disattivazione di 99 euro.
Costi di disattivazione Infostrada
Infostrada applica un costo di disattivazione fisso per i clienti che decidono di passare a un altro operatore oppure che richiedono la cessazione della linea, indipendentemente dal tipo di tecnologia associata al contratto.
I costi di disattivazione Infostrada sono di:
- 35 euro per la migrazione verso un altro gestore;
- 65 euro per la disabilitazione della linea telefonica fissa.
Costi di disattivazione Fastweb
In caso di passaggio da Fastweb a un altro operatore, i costi di disattivazione si applicano solo se la richiesta di migrazione avviene dopo 90 giorni dalla data di attivazione del contratto.
Fastweb diversifica i costi a seconda che si tratti di migrazione o di cessazione della linea e a seconda che l’apparecchio telefonico e il modem siano di proprietà del cliente o siano stati concessi in comodato d’uso gratuito (in quest’ultimo caso gli apparecchi vanno riconsegnati a Fastweb entro 45 giorni dalla data di richiesta del passaggio o della disattivazione della linea).
I costi di disattivazione applicati da Fastweb sono pari a:
- 41,48 euro in caso di migrazione verso un altro operatore, con telefono e modem di proprietà del cliente;
- 51,97 euro in caso di migrazione se gli apparecchi sono di proprietà di Fastweb;
- 76,37 euro in caso di cessazione della linea e apparecchi di proprietà del cliente;
- 86,13 euro in caso di cessazione della linea e apparecchi di proprietà di Fastweb.
Costi di disattivazione Vodafone
Vodafone distingue il costo di disattivazione a seconda del tipo di operazione richiesta e del tipo di contratto sottoscritto. A seconda dei casi i costi di disattivazione Vodafone sono pari a:
- 35 euro in caso di passaggio a un altro operatore;
- 60 euro in caso di cessazione della linea fibra;
- 70 euro in caso di cessazione della linea ADSL.
Costi di disattivazione Tiscali
I costi di disattivazione Tiscali sono diversi a seconda della tecnologia offerta e del tipo di contratto sottoscritto. Nel caso della migrazione del numero telefonico si va da un minimo di 26,22 euro a un massimo di 50 euro, se si richiede invece la disabilitazione della linea si paga una cifra che va da un minimo di 50 euro a un massimo di 84,69 euro.
Il tipo di tecnologia associata alla propria linea è indicato da un codice che si trova nell’ultima pagina della bolletta Tiscali. A seconda del tipo di contratto, la forbice dei costi di disattivazione è la seguente:
- contratto internet/fibra: da 26,22 euro a 42,26 euro in caso di passaggio a un altro operatore e da 74,62 euro a 84,69 euro in caso di cessazione della linea;
- contratto solo telefono: 26,22 o 33,27 euro in caso di migrazione del numero telefonico a un altro operatore oppure 40,33 euro o 84,69 euro per la cessazione della linea;
- contratto che comprende telefono e internet/fibra: da 35,29 euro a 43,36 euro per il passaggio a un altro gestore oppure da 74,62 euro a 84,69 euro per ottenere la cessazione della linea;
- contratto con tariffa 4G+Unlimited: il costo di disattivazione è di 50 euro sia in caso di passaggio sia in caso di cessazione della linea.