Nuovo ente di riscossione e nuova cartella di pagamento: con l’arrivo di Agenzia delle Entrate – Riscossione è stato approvato anche il nuovo modello usato per notificare gli avvisi e le cartelle di pagamento. Il documento ha una grafica rinnovata ed è più semplice da leggere.
Cartella di pagamento: un nuovo modello dal 1 luglio
Tutte le cartelle di pagamento relative ai ruoli consegnati agli agenti di riscossione a partire dal 1 luglio saranno redatte secondo il nuovo modello approvato da Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Rispetto alla precedente versione della cartella di pagamento, sono state apportate delle modifiche che rendono il documento più chiaro e semplice da interpretare. Attraverso l’uso di tabelle, indicazioni testuali e colori, sarà subito chiaro qual è il motivo per il quale l’ente richiede il pagamento e quant’è l’importo da pagare.
Come si legge nel comunicato che annuncia il cambiamento:
Il nuovo modello di cartella di pagamento mira a rappresentare in modo più chiaro i contenuti della stessa al fine di rendere maggiormente fruibili le informazioni per il contribuente.
Nuova cartella di pagamento: cosa cambia
Nel frontespizio della cartella di pagamento sono riportati:
- l’elenco degli enti creditori;
- la causale dell’iscrizione a ruolo e l’eventuale anno d’imposta a cui il debito si riferisce;
- una tabella che contiene le somme da pagare suddivise in base agli enti creditori.
Ciascun creditore è indicato in uno specifico colore, in modo da rendere subito comprensibile verso chi si ha un debito e qual è la somma da versare per ciascuno.
In un altro prospetto si trova l’indicazione di quali sono le somme dovute, rispettivamente, all’ente creditore (importo del credito e interessi di mora) e all’ente di riscossione (diritti di notifica e oneri di riscossione).
Nella parte successiva l’agente di riscossione chiarisce quali sono i termini per il pagamento, le modalità di rateizzazione del debito, i termini entro i quali poter presentare ricorso o chiedere la sospensione della cartella. Nella stessa sezione, l’ente ricorda che, in caso di mancato pagamento entro il termine di 60 giorni dalla notifica, può recuperare in maniera forzosa il debito, anche ricorrendo al pignoramento del conto corrente.
Nella nuova cartella di pagamento è infatti presente questo avviso:
Questa cartella ha valore di intimazione ad adempiere l’obbligo risultante dai ruoli in essa contenuti entro il termine di 60 giorni dalla data di notifica. Nelle ipotesi in cui il ruolo emesso sia ripartito in più rate, l’intimazione produce effetti relativamente a tutte le rate. In caso di mancato pagamento, l’Agente della riscossione può acquisire, anche con richieste a terzi, notizie sul reddito e sul patrimonio dei singoli debitori e può procedere, sulla base del ruolo che costituisce titolo esecutivo, secondo le disposizioni di legge, al fermo amministrativo di beni mobili registrati (veicoli, natanti, aeromobili), iscrizione di ipoteca sugli immobili, esecuzione forzata di beni immobili, mobili e crediti (per esempio, stipendio, emolumenti vari, parcelle, fatture, titoli, somme disponibili sui conti correnti e depositi).
Infine, nelle altre pagine della cartella di pagamento viene presentato il dettaglio degli addebiti, con la causale dell’avviso, il dettaglio degli importi da pagare e le eventuali avvertenze.
Lascia un commento