Se anche tu, una volta nella vita, hai ricevuto una cartella Equitalia, ti sarai chiesto come leggere in maniera corretta tutti i dati indicati. È possibile comprendere tutte le informazioni indicate per utilizzarle poi in maniera corretta risalendo al debito contratto con lo Stato italiano.
Premesso che, a partire dal 2011, le cartelle di pagamento non sono più necessarie per il recupero dei contributi previdenziali ed assistenziali (ovvero Inps ed Inail) e nemmeno per le imposte sui redditi, Iva ed Irap, a meno che non ci sia un recupero di imposte a seguito di controlli formali ed automatizzati.
Perché ricevo una cartella Equitalia?
Ad oggi la maggior parte delle cartelle Equitalia sono inviate ai soli contribuenti per le seguenti motivazioni:
- Sanzioni amministrative per violazioni di norme del Codice della Strada;
- Imposte sui redditi e Iva accertate con i controlli formali e automatizzati;
- Imposte indirette come: bollo auto, canone Rai, imposte ipotecarie, tasse ipotecarie, tributi speciali catastali, imposta su successioni e donazioni, tassa su concessioni governative, tassa sui contratti di borsa.
Una volta comprese le motivazioni per le quali potresti aver ricevuto una cartella di pagamento, andiamo a vedere come leggerla in maniera corretta.
Come leggere una cartella Equitalia: istruzioni per l’uso
Prima pagina
In prima pagina, in alto, è presente l’indicazione “Cartella di pagamento” su sfondo blu, seguita dal numero che va ad identificare la cartella esattoriale ricevuta. Il codice numerico indicato è utile per non confondere la cartella di pagamento con altri atti che possono essere notificati dall’ente di riscossione stesso.
Sempre nella prima pagina, vicino all’indicazione di cui sopra, si possono trovare altri dati essenziali per la lettura e la corretta interpretazione della cartella, come ente creditore, il destinatario ed il soggetto debitore che dovrà effettuare il pagamento entro 60 giorni dall’avvenuta notifica.
Al centro della prima pagina viene indicato, in modo riassuntivo, l’importo suddiviso per ente creditore, nel caso in cui nella stessa cartella siano comprese somme dovute a creditori diversi. Se la cartella riguarda un unico debito con un solo ente, verrà indicato il singolo importo.
Nella parte inferiore della prima pagina vengono fornite informazioni riassuntive su come effettuare il pagamento in maniera corretta, come ottenere dilazioni di pagamento, cosa può accadere in caso di ritardi o mancati pagamenti e sulle modalità di ricorso contro la cartella ricevuta.
Seconda pagina
Procedendo alla seconda pagina troverai informazioni più dettagliate relativamente all’addebito ricevuto. Nello specifico, verrà indicato quanto segue:
- L’ente che ha emesso il ruolo, ovvero l’ente creditore (es. Agenzia delle Entrate, Comune o Prefettura);
- Il dettaglio degli addebiti con anche le motivazioni per le quali viene richiesta una determinata somma, l’atto che ha preceduto la cartella e la sua data di notifica (ad esempio, se parliamo di multe, verrà indicato il verbale quando è stato notificato al contribuente);
- Indicazioni sul numero di ruolo (ovvero l’elenco dei debitori compilato dall’ente creditore), la data in cui il ruolo sarà esecutivo, il nome del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo, ovvero il nome del funzionario dell’ente creditore;
- Le singole voci che formano il totale dovuto dal debitore, qualora si trattasse di più debiti inseriti in un’unica cartella.
Pagine successive
Se la cartella Equitalia contiene più importi dovuti, ci sarà la descrizione dettagliata come già indicato nelle righe sopra. Una volta esaurite le informazioni sugli importi, la cartella conterrà le seguenti informazioni:
- Istruzioni per il pagamento, ovvero quando pagare in un’unica rata con l’indicazione degli interessi di mora da applicare se si paga oltre il sessantesimo giorno dalla notificazione della cartella, dove e come pagare (se in banca, posta, tabaccai, sportelli Equitalia, online su sito Equitalia con carta di credito, con il servizio home banking del proprio istituto di credito);
- I dati identificativi della cartella, ovvero un riassunto della stessa cartella con indicazione del suo numero, dei singoli importi richiesti e distinti con una serie di cifre che ricapitolano ciò che era stato indicato nelle pagine precedenti;
- Eventuali comunicazioni dell’agente della riscossione, come l’identificazione del responsabile del procedimento di emissione e notificazione della cartella, comunicazione delle modalità con le quali richiedere eventuali dilazioni di pagamento e l’elenco degli sportelli più vicini dell’Agente della riscossione;
- In ultimo, ma non meno importante, seguiranno le sezioni relative alla richiesta di informazioni e di riesame del ruolo in autotutela. In poche parole, vi sono indicate le istruzioni sulle modalità di richiesta informazioni sulla cartella e sugli importi descritti o su come presentare un’istanza di riesame, o sulla presentazione del ricorso, con le istruzioni dettagliate su quando, come e a chi presentare ricorso contro la cartella ricevuta erroneamente.
Conclusioni
Leggere una cartella Equitalia non è difficile. Spesso si entra in confusione perché ci sono molte informazioni ripetute e non si capisce bene come barcamenarsi tra parole difficili ed importi di cui non ci si ricorda di essere debitori. Ricorda sempre: la prima pagina e le ultime, sono riassuntive della cartella, mentre i dettagli relativi ad importi, enti creditori e iscrizioni a ruolo, vengono tutte indicate nelle pagine centrali.
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