Nella Legge di Bilancio 2018 troverà nuovamente spazio l’ecobonus, ma cambieranno le regole per ottenere gli incentivi fiscali a seguito di interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
Ecobonus 2018: aliquote diverse a seconda degli interventi realizzati
Se finora l’ecobonus ha permesso a tutti di ottenere una detrazione fiscale del 65% della spesa effettuata, fino a un massimo di 96.000 euro, dal prossimo anno le cose cambieranno.
Secondo le anticipazioni fatte dal ministro dell’ambiente Galletti, la prossima Legge di Bilancio modificherà le regole di applicazione dell’ecobonus 2018, stabilendo una percentuale di detrazione diversa a seconda del tipo di intervento realizzato.
Maggiore sarà il risparmio energetico garantito dall’operazione, maggiore sarà anche il risparmio fiscale. In questo modo, la misura vuole promuovere quei miglioramenti che hanno un impatto maggiore su emissioni e risparmio energetico.
Ecobonus 2018: incentivi anche per giardini, balconi e tetti
Quella riguardante la rimodulazione delle percentuali di detrazione fiscale non è l’unica modifica che interesserà l’ecobonus nel 2018. Il governo sta infatti lavorando per estendere il bonus ad altri lavori fatti per risparmiare energia.
Oltre agli interventi già riconosciuti dall’ecobonus 2017 in scadenza a fine anno, sarà possibile detrarre fiscalmente le spese sostenute per la rimozione delle coperture in amianto dei tetti, i lavori di rifacimento dei balconi e gli interventi nei giardini condominiali.
In occasione di un convegno organizzato dall’ANCE (l’Associazione nazionale dei costruttori edili), il ministro Delrio ha parlato anche di una possibile combinazione di ecobonus e sismabonus. L’unione delle due misure faciliterebbe la creazione di singoli cantieri condominiali e la realizzazione di interventi che mirano allo stesso tempo al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e della loro resistenza in caso di terremoto.
È allo studio anche la possibilità di estendere il sismabonus alle aree del Paese a più basso rischio sismico. Questo beneficio fiscale permette di ottenere detrazioni fino all’85% della spesa sostenuta e, in combinazione con l’ecobonus 2018, sarebbe una misura importante per l’adeguamento antisismico ed energetico del patrimonio immobiliare italiano.
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