Quanto ha inciso la nostra cultura seriale sullo sviluppo di un numero infinito di stereotipi degli uomini al volante?
Pensiamoci bene: se guida un furgoncino Volkswagen è sicuramente uno sballone, se ha un’auto scura è un uomo d’affari, se ha i vetri oscurati ha qualcosa da nascondere, se va di retromarcia in autostrada deve essere un agente speciale che sta salvando il mondo!
Uomini al volante nelle serie TV: gli stereotipi
Le serie TV hanno contribuito in maniera più che massiccia plasmare, nel bene o nel male, l’immaginario comune, massificando stereotipi dal sapore americano anche in contesti sociali oltreoceano, come quello italiano.
Scopriamo insieme i luoghi comuni più divertenti dell’uomo al volante.
Dexter e gli anziani al volante
Se è anziano e ha il cappello è pericoloso, se poi ha un macchinone esagerato… È la fine.
Forse gli sceneggiatori di Dexter hanno preso troppo alla lettera questo luogo comune. Alla guida di questa Mustang, con tanto di cappello con visiera e occhiali, mettono proprio uno dei killer più agghiaccianti dell’intera serie: Trinity.
Breaking Bad e gli specchietti laterali
Gli specchietti laterali ci rivelano qualcosa in più su noi stessi.
Breaking Bad, l’incredibile serie di Vince Gillian, ha girato probabilmente la scena madre sugli specchietti laterali “rivelatori” delle automobili. La costruzione dell’identità visiva di Heisenberg si consacra proprio con il riflesso di Walter White in uno specchietto retrovisore. Scena da brividi, soprattutto con il senno di poi.
Masuka e l’auto sempre più grossa
La grande dell’auto è direttamente proporzionale alle frustrazioni sessuali del guidatore.
Vincent Masuka, il collega di laboratorio di Dexter Morgan, ci regala una delle migliori concretizzazioni dello stereotipo maschile “grande auto non vuol dire grande amatore”. In Blinded by the Light, episodio 4×03, si presenta da Dexter, con un’automobile alquanto singolare per colori e dimensioni.
True Detective e le confessioni in auto
L’auto è il vero confessionale del genere maschile.
True Detective ha fatto dei dialoghi di Rust un vero e proprio fenomeno di culto, da cui non escono indenni tematiche delicate come religione, vita, morte, amicizia e fiducia.
L’automobile è il sacro confessionale in cui si sviluppano i confronti migliori fra Rust e Cole.
Sense8 e l’autobus Van Damme
Tale auto, tale padrone.
Gli autori di Sense8 hanno giustamente dato corpo a questo luogo comune con una scena memorabile, in cui l’autista d Capheus, co-autista del mitico autobus Van Damme, combatte persino meglio del mitico Jean Claude in un corpo a corpo senza esclusione d colpi per difendere bus e medicine da una banda di malviventi del luogo.
Supernatural e l’autolavaggio
Se lavi la macchina, piove.
Puoi lavare l’auto con tutta la cura, l’amore e la precisione di cui disponi. Qualsiasi cosa farai, uno sciame di demoni o di piccioni o di demoni piccioni sarà comunque in agguato nelle 48 ore successive per rovinare il tuo lavoro.
Agents of S.H.I.E.L.D. e il fascino della decapottabile
Con una decappotabile è tutto più figo.
Non importa che tu sia già lo spirito che unisce gli Agents of Shield, non importa quanto tu sia figo nel tuo ruolo di “uomo normale” che tiene testa a criminali coi super poteri, con la tua giacca classica, quella cravatta un po’ inguardabile e quell’acconciatura improponibile. Quando hai una decappotabile rossa, sei figo a livelli assurdi, soprattutto se la tua auto è la mitica Lola, una corvette volante dal passato suggestivo.
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