Le Banche risollevate dal Fondo di risoluzione sono state quattro: oltre Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti che hanno dato vite a istituti rinnovati che vantano bilanci attivi sino a 15 miliardi di euro (Banca Marche), ma nonostante questo Banca Etruria chiude in rosso il bilancio del 2015.
Banca Etruria e il 2015 in rosso
Nonostante il risollevamento degli istituti citati, il 2015 non è stato positivo per Banca Etruria che negli ultimi 38 giorni dell’anno ha registrato una perdita netta di 23 milioni, con un requisito patrimoniale di 11,1% , ben al di sotto del valore previsto. Secondo gli amministratori però, le azioni messe in atto per dare una soluzione di continuità tra la vecchia Etruria e la Nuova, porteranno buoni risultati nel prossimo futuro.
Il mini bilancio, previsto dal 23 novembre sino al 31 dicembre, non aveva infatti elementi di confrontabilità, considerato il brevissimo arco di tempo dall’inizio della nuova attività sino alla chiusura dello stesso bilancio. Infatti, già nel mese di febbraio si sono perfezionate le cessioni delle sofferenze alla Bad Bank Rev Spa e i Crediti alla clientela si sono attestati a 3,9 miliardi di euro.
La Rev, affidata a Livio Pomodoro, ex presidente del tribunale di Milano e per questo garante della trasparenza, definisce il finanziamento per acquistare i cosiddetti crediti cattivi acquistati dalle nuove banche, al fine di avviare l’operatività delle stesse, risanandone le casse. Per Banca Etruria le inadempienze sono ancora al 30,1%, in altre parole, un valore pari a 9 miliardi.
Lascia un commento