Il PD, nella legge di bilancio, presenta un emendamento che regola gli affitti brevi. Prevista nel testo un’imposta del 21% che andrà a coinvolgere un mercato piuttosto ampio nel nostro paese.
Affitti brevi: imposta del 21% su ogni locazione
Un sito web molto conosciuto è Airbnb, dove proprietari e affittuari si mettono in contatto per concordare affitti di breve durata, siano questi necessari ad una vacanza o ad un breve soggiorno di lavoro. Ebbene, sulla base dell’emendamento presentato dal PD, su ciascun affitto di questo tipo verrà applicata un’imposta del 21%.
Oltre ad Airbnb, sono molti i siti web dove si possono finalizzare contratti di breve durata. Nel nostro paese l’attività di affitti brevi è molto frequente anche tra coloro che non hanno un lavoro. Lo stesso Airbnb dichiara che il 24% degli italiani che affittano una proprietà percepiscono un reddito che non supera i 13mila 600 euro all’anno.
Il famoso portale, il cui ricavo nel 2015 è stato di circa 900 milioni di dollari, ha in Italia ben 83mila utenti iscritti che mettono in affitto i loro immobili. In generale, Airbnb conta 1 milione 348mila iscritti nel nostro paese e i ricavi sono dichiarati al Fisco sotto la relativa aliquota Irpef. Tuttavia è ipotizzabile che il settore produca evasione fiscale, data anche la mancanza di una regolamentazione, e l’emendamento del PD intende arginarla prelevando dai portali il 21% su ogni affitto concluso versandolo all’erario.
Affitti brevi: Renzi nega la tassa
Gli albergatori non hanno mai nascosto il disappunto nei confronti degli affitti brevi di immobili, che negli ultimi anni hanno visto una vera e propria proliferazione. A risentire di questa tendenza sono state proprio le strutture alberghiere, che hanno perso mercato a favore di soluzioni messe a disposizione dai privati, talvolta più economiche e flessibili ma senza una regolamentazione.
L’emendamento è ad oggi solo una proposta, e sarà necessario attendere la votazione per sapere se sarà uno degli elementi della manovra oppure no. Ma il Premier Renzi ha commentato attraverso il suo profilo Twitter:
“Nessuna nuova tassa in legge di bilancio, nessuna. Nemmeno Airbnb. Finché sono premier io, le tasse si abbassano e non si alzano.”
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