Il canone Rai cambia importo passando da 100 a 90 euro in bolletta. Nonostante la diminuzione resta una delle tasse più odiate dagli italiani. Ecco le ultime novità
Canone Rai: l’importo scende a 90 euro
In principio erano 113 euro e il canone Rai si pagava con il bollettino alla fine di gennaio in un’unica soluzione oppure a rate. Nel 2016 c’è stata la rivoluzione del pagamento del canone, con l’addebito in bolletta elettrica e la riduzione dell’importo da versare da 113 a 100 euro. Tra ritardi e confusione la riforma è partita soltanto a luglio con i primi addebiti nelle bollette bimestrali dell’energia elettrica.
L’operazione del canone Rai in bolletta ha però avuto successo: lo Stato ha recuperato le sacche di evasione del canone e, grazie all’extragettito ottenuto, il Governo ha potuto mantenere la parola riducendo l’importo del canone da 100 a 90 euro per il 2017 (la Legge di Stabilità 2016 prevedeva un calo fino a 95 euro, ma evidentemente i risultati hanno superato le previsioni). In sostanza tra il 2015 e il 2017, l’importo del canone è sceso di poco più del 20%.
Canone Rai: tutte le novità del 2017
Ormai la riforma è andata a regime e dunque i primi addebiti riguarderanno già le bollette pervenute nei mesi di gennaio o febbraio. Ricordiamo invece che nel 2016 le prime sette rate (70 euro) sono state addebitate interamente nelle bollette di luglio, con un significativo esborso per l’utente in un’unica soluzione, mentre soltanto le ultime tre rate sono state “spalmate” sui tre mesi successivi fino ad ottobre.
Dal momento che il nuovo importo è pari a 90 euro, avremo 10 rate mensili da 9 euro. Questo significa che dovrai pagare 18 euro di canone Rai in ogni bolletta bimestrale, per i primi 10 mesi dell’anno e entro ottobre avrai saldato l’intero importo dovuto. Confermato invece l’importo delle sanzioni in caso di mancato pagamento: si va dai 200 ai 600 euro.
Ricordiamo che, in caso di mancato pagamento della quota, nulla accadrà all’erogazione dell’energia elettrica (in sostanza non ti staccano la corrente elettrica se non paghi il canone), ma il fornitore segnalerà il mancato incasso all’Agenzia delle Entrate che attiverà le operazioni di recupero dell’importo fino a giungere alla cartella esattoriale.
Daniele
Questa è la prova che una pressione fiscale più contenuta e sostenibile è la forma più efficace di lotta all’evasione. Fa bene allo stato che incassa così le somme previste, ma fa bene anche alla società, perché redistribuisce gli oneri fiscali tra tutti i cittadini.
Chissà che questo del canone Rai non diventi un valido precedente per molte altre imposte salate che gravano sulle tasche dei soliti noti (lavoratori dipendenti e pensionati)
Gio
Lo stato la dovrebbe togliere questa tassa, non ci succhia abbastanza soldi …. le tv si mantengono con la pubblicità. Vergogna