La riduzione dell’importo del canone Rai rischia di trasformarsi in una consistente perdita per la TV di Stato. In particolare, nel 2018, la Rai potrebbe registrare una perdita di 100 milioni di euro.
Risorse dal canone Rai in calo
A parlare del rischio che la Rai chiuda i suoi conti in rosso il prossimo anno è stato il nuovo direttore generale dell’azienda, Mario Orfeo. In audizione davanti alla Commissione di Vigilanza, ha illustrato le previsioni per l’anno in corso e per il prossimo anno.
Per il 2017, anche a causa della riduzione dell’importo del canone Rai, sceso a 90 euro a famiglia, ci si aspetta un incasso inferiore di 140 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Per il 2018 le previsioni sono ancora peggiori, con un calo previsto degli incassi di 170 milioni rispetto al 2016 (ipotizzando che l’importo del canone rimanga invariato a 90 euro).
Nel 2018 la Rai rischia di perdere 100 milioni di euro
Le previsioni per il 2017 fanno sperare in un sostanziale pareggio, mentre per il 2018 è prevista una perdita consistente. A meno che non ci saranno cambiamenti dell’ultim’ora, il prossimo anno il bilancio Rai potrebbe chiudersi con una perdita compresa tra 80 e 100 milioni di euro.
A pesare sono da un lato i minori introiti previsti per il canone e dall’altro lato le maggiori uscite legate in particolare a due grandi eventi sportivi: le Olimpiadi invernali e i Mondiali di calcio.
Gli incassi del mercato pubblicitario non riescono a sostenere i conti dell’azienda e lo stesso Orfeo lo ha definito un mercato “ancora debole e incerto”. Per far quadrare i conti, Orfeo punta sul contenimento dei costi e sulla conferma dei migliori talenti del servizio pubblico, capaci di attirare spettatori e incassi dalla vendita degli spazi pubblicitari.
Secondo Orfeo, l’introduzione del canone Rai in bolletta è stata una decisione positiva perché ha permesso di ridurre l’evasione. Ma la riduzione dell’importo del canone (passato da 113,50 euro nel 2015 a 100 euro nel 2016 a 90 euro nel 2017) e l’aumento dei prelievi da parte dello Stato ha avuto ripercussioni negative sulle casse Rai.
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