Il certificato di residenza attesta la residenza attuale dell’intestatario del certificato stesso. Questo documento contiene i seguenti dati:
- nome e cognome;
- data e comune di nascita;
- comune e indirizzo di residenza.
Il certificato di residenza è valido per 6 mesi ma può essere utilizzato oltre la sua scadenza se l’intestatario dichiara che non vi sono variazioni nel periodo intercorso tra l’emissione del certificato e l’utilizzo dello stesso. Ottenere questo documento comporta il pagamento dei diritti comunali e in alcuni casi di una marca da bollo da 16 euro.
Il certificato si ottiene facendo richiesta all’ufficio anagrafe del Comune di residenza:
- recandosi direttamente allo sportello;
- richiedendolo per posta (ma è opportuno verificare che il proprio comune di residenza offra tale servizio);
- online (basta verificare se è possibile farlo direttamente sul sito del comune di residenza).
In alternativa è possibile produrre il documento in autocertificazione di residenza, ricordando che l’autocertificazione può essere presentata in caso di rapporti con la Pubblica Amministrazione e società o enti che gestiscono, o hanno in concessione, pubblici servizi (ad esempio i fornitori di luce e gas o le aziende di trasporto locale); ricordiamo inoltre che una falsa certificazione può costituire reato.
Modulo autocertificazione residenza
Su molti siti web comunali è possibile trovare un form autocertificazione editabile e stampabile, in altri casi vengono resi disponibili dei moduli di autocertificazione in Word o Pdf.
Non esiste però un solo modello poiché varia in base ai motivi per cui è richiesto il certificato.
- autocertificazione di residenza, che attesta appunto la residenza in quel dato momento;
- autocertificazione di domicilio, nel caso l’informazione richiesta riguardi appunto il domicilio, inteso come specificato nei paragrafi precedenti;
- autocertificazione cambio di residenza, nel caso in cui venga richiesto un certificato di variazione della residenza;
- autocertificazione residenza storico, nel caso in cui fosse necessario produrre un certificato di residenza storico, che attesti tutte le diverse residenze che un soggetto ha avuto nel corso della propria vita e fino a quel momento.
ernani antonio coluccini
Ho la residenza a Maccagno, in provincia di Varese che, come noto è in Lombardia.
Per motivi familiari e di salute ho domicilio a Peschiera Borromeo, provincia di Milano
anch’essa, come noto, in Lombardia
La ASL M2 m’impedisce di avere il medico di base a Peschiera e pretende la nomina
di un medico nella zona di residenza, giungendo a minacciarmi di escludermi dalla
lista del medico di mia preferenza, adducendo a norme mai mostrate ma con un impreciso
riferimento alla “contabilità ” fra Regioni.
Mi riesce difficile capire come un cittadino italiano debba sottostare ad una disposizione
che limita la sua libertà per motivi “contabili” e ancor più essendo la stessa amministrazione
Regionale (Lombardia). Quindi per avere l’assistenza sanitaria a Peschiera ho dovuto provvisoriamente cambiare la residenza.