Bolletta ElettricitÃ
Cambiare casa non è un gioco da ragazzi, ve lo dice una che ha all’attivo 7 traslochi in 35 anni. Bisogna considerare tante cose, dalla ditta dei traslochi al fai-da-te, dalla nuova sistemazione dei mobili alla voltura delle utenze.
È proprio su quest’ultima incombenza che voglio concentrarmi, dal momento che eseguendo in maniera corretti i diversi passaggi non si rischia di pagare l’energia elettrica anche il 30% in più del dovuto.
Voltura o subentro?
Se acquistiamo un immobile non di nuova costruzione oppure andiamo a vivere in affitto in una casa che aveva già un inquilino prima di noi, sono già presenti tutti gli allacciamenti alle diverse utenze.
Nel caso in cui i contratti siano ancora in essere, sarà sufficiente fare la voltura e dunque comunicare agli operatori il nuovo nome del titolare del contratto. Se invece l’inquilino che ci ha preceduto ha già chiuso le utenze, allora parleremo di subentro.
Attenzione però alla tariffa applicata per i contratti riguardanti l’energia elettrica. Se al momento della voltura o del subentro chi stipula il contratto non ha spostato la residenza nell’immobile oggetto dell’utenza, l’operatore applicherà temporaneamente la tariffa “non residenti”, più alta rispetto a quella applicata alle utenze residenziali. La tariffa “residenti” potrà essere applicata una volta che l’oeratore riceverà l’autocertificazione attestante il cambio di residenza e la data in cui è avvenuto.
Cambio di residenza
Avere la residenza nell’immobile in cui si vive consente di ottenere una serie di benefici fiscali, quelli legati alla prima casa ad esempio, e garantisce l’applicazione di una tariffa per l’energia elettrica molto più vantaggiosa rispetto a quella applicata ai non residenti.
Per cambiare la residenza è necessario recarsi presso gli uffici dell’anagrafe (centrali o distaccati, se viviamo in una grande città ), ricordando di portare con sé un documento di identità valido e il codice fiscale.
Da qualche anno è possibile effettuare la procedura direttamente online; è sufficiente cercare le istruzioni sul sito del comune in cui andremo a spostare la nostra residenza.
Una volta cambiata la residenza bisognerà comunicarlo all’operatore scelto per il nostro contratto relativo all’energia elettrica. Dalla data del cambio di residenza in poi, vedremo applicata la tariffa riservata ai residenti.
Ovviamente ho semplificato al massimo, poiché sappiamo che il mercato dell’elettricità è ormai libero, quindi possiamo scegliere operatori e tariffe che più ci interessano.
Bolletta elettricità e residenza: potresti aver diritto al rimborso! http://bit.ly/boletta-elettrica via @6sicuroÂ
Richiesta di rimborso
Se ci rendiamo conto che non è stata mai fatta alcuna comunicazione circa il cambio di residenza all’operatore che ci eroga l’energia elettrica, sarà il caso di comunicare che stiamo pagando una tariffa che non corrisponde alla realtà dei fatti.
È necessario produrre un’autocertificazione che attesti il cambio di residenza e la data in cui è avvenuta, chiedendo il passaggio alla tariffa residenti e il rimborso per quanto versato in eccesso.
Il mio consiglio è quello di visitare il sito del vostro operatore oppure di chiamare il call-center per chiedere esattamente come deve essere redatta l’autocertificazione e quali sono gli altri documenti richiesti.
Luisa
salve,
una domanda… tra poco cambierò casa e sposterò la residenza nella nuova casa però prima di trasferirmi definitivamente devo fare alcuni lavoretti perciò devo richiedere l’allaccio della luce.
Ora nell’attuale casa ho le utenze intestate a me e quando prenderò l’altra casa dovrò intestarmi nuovamente le utenze
come posso gestire la cosa?
non posso cessare le prime utenze perchè durante il trasloco mi appoggio nella “vecchia” casa… ma appena prendo la nuova casa cambio subito la residenza e richiedo l’allaccio della luce proprio per fare dei lavori.
con le vecchie utenze come mi devo comportare? che si fa in questo caso?
forse sono stata un po’ contorta ma spero che si capisca cosa intendo dire.
Grazie
Michela Calculli
Ciao Luisa,
puoi avere la doppia utenza ma una delle due non può essere residenziale e devi darne comunicazione all’azienda elettrica.
Silvio
Salve,
con un ritardo di circa 6 anni mi sono accorto di aver dimenticato di comunicare ad Acegas il passaggio a “residente” nella mia abitazione pagando quindi, negli ultimi 6 anni, le bollette con una tariffa da “non residente”.
Ho scritto ad AcegasAps, fornendo il certificato di residenza che attesta il tutto, mi hanno risposto che cambieranno la tariffa solo a partire dalla mia ultima comunicazione e che non mi rimborseranno quanto versato in eccesso negli ultimi 6 anni … Pertanto sembrerebbe che abbia fatto un’importante opera di beneficenza …
Cosa posso fare? Sarò costretto a procedere per vie legali?
Grazie
Saluti
Michela Calculli
Ciao Silvio,
ottenere il rimborso è un tuo diritto e non possono negartelo. Quindi fossi in te mi rivolgerei ad un avvocato o ad una associazione dei consumatori.
Andrea
Gentile Michela,
Le prospetto il caso inverso. Dovessi trasferire la residenza in altro comune della stessa regione e mantenere il domicilio nello stesso luogo in cui sn attualmente attive le uniche utenze a me intestate, è necessario comunicare al gestore o all’autorità la variazione anche se non possiedo alcuna abitazione di proprietà ?
Grazie!
Michela Calculli
Sì Andrea,
per avere diritto alla tariffa residenziale bisogna infatti avere la residenza anagrafica.
Sofia dolce
Buon giorno.
Non ho ancora effettuato il cambio di residenza in quanto l’alloggio deve essere ancora riammodernato e non è ancora abitabile . posso comunque accedere al contratto residenti ed effettuare il cambio di residenza entro 5/6 mesi oppure devo fare il contratto non residenti e poi il passaggio residenti ?
Grazie
maurizio
No Enel mi ha confermato al telefono che mentre fino ad un anno e mezzo fa si poteva confermare la residenza entro 180 giorni, adesso bisogna attivare prima un contratto con tariffa non residenti e poi solo dopo quando la residenza è CONFERMATA DAI VIGILI, richiedere il cambio di tariffa… se le inventano tutte pure di rubare … maledetti
Michela Calculli
Ciao Sofia,
devi cambiare effettivamente la residenza per poter accedere al beneficio.
Andrea
Salve , sono residente da due anni in un appartamento in cui il vecchio coinquilino aveva l’intestazione della bolletta Enel. Ho dunque pagato le bollette da non residente non avendo fatto nessuna voltura. Facendo una voltura in questo momento, vorrei sapere se posso chiedere anche i rimborsi relativi ai periodi precedenti (in cui ero già residente) e per cui ho pagato una tariffa maggiore (non residente).
Grazie
Michela Calculli
Ciao Andrea,
temo proprio di no poiché il tuo non è il caso prospettato nell’articolo. Nel tuo caso, infatti, non eri intestatario dell’utenza nel periodo in cui hai pagato come non residente, mi dispiace.
Francesco
Salve sono possessore di una seconda casa ( ereditata alla morte dei miei e non utilizzata) nello stesso comune di residenza (BARI).
Domando se è lecito per ENEL dichiarare la seconda casa non residente se fa parte dello stesso COMUNE.
Comunque ritengo una grossa ingiustizia legislativa e spero che la nuova classe politica ne sia consapevole.
Grazie