Cos’è la celiachia
La celiachia (o malattia celiaca) è un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, causata dall’ingestione di glutine. Oltre alla celiachia esiste un’altra patologia legata all’ingestione di glutine: la dermatite erpetiforme. Si tratta di una dermatite caratterizzata da lesioni cutanee che regrediscono se si elimina il glutine dalla propria dieta, ed è considerata una variante della malattia celiaca.
Cos’è il glutine e dove si trova
Il glutine è una sostanza lipoproteica contenuta nei cereali quali frumento, farro, segale, orzo, kamut. Sono invece considerati dei “quasi cereali” poiché senza glutine, ma ricchi di proteine e fibre, amaranto, quinoa, grano saraceno, miglio.
Quali sono i sintomi della celiachia
La celiachia ha un quadro clinico che può essere estremamente variabile: i malati possono infatti riscontrare uno o più sintomi. Tra i più comuni abbiamo il gonfiore addominale, la diarrea con forte dimagrimento, la stanchezza cronica e la dermatite erpetiforme. La celiachia si manifesta solo con l’ingestione del glutine e non è quindi da confondere con l’allergia al grano, che invece si scatena con il contatto della pelle con il glutine. Se non trattata, la celiachia può portare a gravi conseguenze, come il linfoma intestinale.
Come diagnosticare la celiachia
È possibile diagnosticare la celiachia tramite una ricerca sierologica (un’analisi del sangue per ricercare la presenza di anticorpi antitransglutaminasi tissutale o antiendomisio). Se gli esami del sangue sono positivi, si va a confermare la diagnosi tramite una gastroscopia con biopsia dell’intestino tenue (il medico preleva un piccolo pezzo di tessuto dell’intestino tenue per verificare che i villi intestinali siano danneggiati).
Come si cura la celiachia?
Dalla celiachia non si guarisce, ma si possono tenere sotto controllo i sintomi attraverso la dieta, che dovrà escludere qualunque fonte di glutine. A tal proposito ecco qualche manuale che puoi trovare su Amazon per iniziare subito il tuo regime alimentare, conoscerne le cause e approfondire il tema.
Celiachia: da malattia rara diventa malattia cronica e invalidante
In seguito all’introduzione dei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) previsti dal Ministero della Salute nel 2017, per la prima volta la malattia celiaca entra nell’elenco delle malattie croniche e invalidanti e non più in quello delle malattie rare, dove fino ad ora era inserita. Questo ha portato sicuramente dei vantaggi per i malati di celiachia, ma il nuovo dispositivo non è esente da criticità.
I nuovi LEA, infatti, si sono focalizzati sulla gestione della malattia già diagnosticata, mentre non sono più gratuiti, ma a carico della persona, tutti gli esami che servono alla diagnosi della malattia.
Inoltre, dopo aver ottenuto la diagnosi di malattia cronica, non si dovrà più far capo a dei centri di riferimento, come è stato fatto finora, ma le prescrizioni anche in esenzione potranno essere effettuate da qualsiasi medico. Infine, e cambieranno anche le modalità per ottenere l’esenzione, aderendo alle procedure di tutte le malattie croniche (la presentazione di una certificazione di malattia redatta da uno specialista). Questo significa che le amministrazioni sanitarie locali potrebbero richiedere la procedura anche ai celiaci già titolari del codice esenzione per malattia rara.
Le esenzioni per i malati di celiachia
Al di là dei nuovi LEA, rimangono invariate le altre esenzioni per i malati di celiachia, e in particolare
- buoni acquisto mensili per prodotti sena glutine;
- agevolazioni presso scuole ed enti pubblici.
Dopo aver effettuato gli esami necessari (esami del sangue e biopsia intestinale) e aver ricevuto una diagnosi specialistica di malattia celiaca, è necessario recarsi presso la propria ASL per fari assegnare il codice di esenzione regionale e i buoni acquisto per prodotti alimentari senza glutine. La quantità dei buoni acquisto varia da Regione a Regione, ma questo è uno schema di massima del valore dei buoni a cui è possibile avere diritto:
Fascia d’età | Tetto mensile uomini | Tetto mensile donne |
Veneto | 439,57 | 434,82 |
6 mesi – 1 anno | Euro 45,00 | Euro 45,00 |
Fino a 3,5 anni | Euro 62,00 | Euro 62,00 |
Da 3,5 a 10 anni | Euro 94,00 | Euro 94,00 |
Adulti | Euro 140,00 | Euro 99,00 |
Ricordo, inoltre, che un decreto ministeriale del 2001 ha istituito il Registro Nazionale dei Prodotti Destinati a un’Alimentazione Particolare che viene aggiornato con cadenza mensile dal Ministero: al suo interno sono presenti tutti gli alimenti senza glutine erogabili dal Sistema Sanitario Nazionale e che sono facilmente identificabili grazie ad un logo ministeriale ufficiale che le aziende possono apporre sulle confezioni.
Per quanto riguarda le agevolazioni presso scuole ed enti pubblici, la legge n. 123 dello 04.07.2005, “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia” riconosce la possibilità di ottenere, su richiesta, la somministrazione di pasti senza glutine nelle mense scolastiche, ospedaliere e nelle mense di strutture pubbliche.
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