Marzo è un mese fitto di scadenze fiscali: società , datori di lavoro e professionisti dovranno fare i conti con diversi versamenti. Vediamo insieme quali sono i principali adempimenti, i pagamenti in calendario e le scadenze da ricordare.
Scadenze fiscali marzo 2018: tutte le date da ricordare
Quello che segue è il calendario fiscale di marzo 2018 con tutte le date da ricordare:
5 marzo
Versamento dell’imposta di registro relativa ai contratti di affitto o locazione stipulati o rinnovati con decorrenza 1/2.
7 marzo
Trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate della Certificazione Unica 2018. L’invio di questo documento riguarda i sostituti d’imposta in riferimento ai compensi erogati ai propri lavoratori dipendenti.
8 marzo
Scade il termine per esercitare l’opposizione a rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie sostenute nell’anno d’imposta precedente e ai rimborsi effettuati nell’anno precedente per prestazioni parzialmente o completamente non erogate, per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
9 marzo
In questa data ci sono quattro diversi adempimenti. Si devono comunicare all’Anagrafe Tributaria i dati relativi alle spese sanitarie rimborsate nell’anno di riferimento e i dati relativi al pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati. Entro la stessa data deve anche essere esercitata l’opzione per opporsi all’utilizzo dei dati relativi alle rette degli asili nido pagate l’anno precedente per l’elaborazione della dichiarazione precompilata.
Entro il 9 marzo, infine, gli amministratori di condominio devono comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati riguardanti le spese sostenute nell’anno precedente per la riqualificazione energetica delle parti comuni del condominio e per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
15 marzo
I soggetti IVA devono registrare e/o emettere le fatture differite riferite a beni ricevuti o venduti nel mese di febbraio; le associazioni sportive, le proloco e altre associazioni devono registrare entro il 15 marzo i proventi e i corrispettivi ricevuti; i soggetti che lavorano nella grande distribuzione o che si occupano di vendita al minuto devono registrare le vendite per le quali hanno emesso scontrino o ricevuta nel mese di febbraio.
16 marzo
È senza dubbio la data più importante del mese fiscale. Ci sono ben 59 versamenti che scadono il 16 marzo. I principali riguardano il versamento del saldo IVA annuale, dell’IVA mensile o semestrale; il versamento delle ritenute operate dai sostituti d’imposta nel mese precedente e il versamento dell’imposta sostitutiva IRPEF, comprensiva delle addizionali regionali e comunali.
19 marzo
Scade il termine per il ravvedimento operoso relativo al pagamento di imposte e ritenute scadute entro il 16 febbraio.
20 marzo
Le società elettriche devono comunicare all’Agenzia delle Entrate gli importi del canone Rai addebitato, accreditato, riscosso o rimborsato nel mese di febbraio; i contribuenti possono presentare entro il 20 marzo l’opposizione all’utilizzazione dei dati delle erogazioni liberali effettuate nell’anno precedente per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
26 marzo
Presentazione dell’elenco Intrastat per gli operatori comunitari con obbligo mensile di trasmissione.
Scadenze fiscali marzo 2018: Certificazione Unica e IVA trimestrale
Le principali scadenze fiscali di marzo 2018 riguardano i datori di lavori e i professionisti. Entro il 7 marzo i datori di lavoro dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate la Certificazione Unica dei compensi erogati nel 2017. La scadenza per la consegna o l’invio al lavoratore è invece il 3 aprile.
La scadenza del 7 marzo riguarda esclusivamente la CU relativa ai lavoratori dipendenti. Per le informazioni che non rientrano nell’ambito della dichiarazione precompilata e per i compensi erogati a favore dei professionisti, invece, la scadenza per la comunicazione della Certificazione Unica è fissata al 31 ottobre.
Un’altra data da ricordare è il 16 marzo: a metà mese scade il termine per il versamento del saldo IVA annuale. Il versamento può essere fatto in un’unica soluzione oppure può essere rateizzato in un massimo di nove rate.
Chi sceglie la rateizzazione deve pagare un interesse dello 0,33% per ogni mese (questo significa che il primo mese si pagherà lo 0,33% di interessi sull’importo della rata, il secondo mese lo 0,66% e così via). In alternativa, i contribuenti possono decidere di versare il saldo IVA il 30 giugno, quando scade il termine per il versamento delle imposte sui redditi. In questo caso, la maggiorazione è dello 0,4%.
Scadenze fiscali marzo 2018: tutti i pagamenti in calendarioClick To TweetCalendario fiscale marzo 2018: gli adempimenti per società e professionisti
Il 16 marzo è anche il termine per il versamento della tassa di vidimazione dei libri sociali. L’importo da pagare è di 309,87 euro per le società di capitali con capitale sociale inferiore a 516.456,90 euro e di 516,46 euro per le società di capitali con capitale sociale superiore a 516.456,90 euro. Le società che hanno fatto un aumento o una diminuzione del capitale sociale in corso d’anno dovranno pagare l’importo aggiornato a partire dall’anno successivo a quello in cui si è verificata la modifica.
Entro il 16 marzo anche i professionisti titolari di partita IVA dovranno presentarsi a un nuovo appuntamento con il Fisco. La scadenza riguarda il versamento delle ritenute alla fonte operate a fini IRPEF (su redditi da lavoro dipendente, autonomo e provvigioni), delle addizionali regionali e comunali e dei contributi INPS di febbraio.
Naturalmente, chi è soggetto alla liquidazione mensile dell’IVA non deve dimenticare il versamento dell’imposta dovuta per il mese di febbraio. La scadenza per la liquidazione dell’imposta è il 16 marzo.
Il 26 marzo è la volta dei contribuenti che devono presentare gli elenchi Intrastat mensili. L’obbligo riguarda chi svolge operazioni intracomunitarie di cessione di beni e servizi per un valore superiore a 50.000 euro a trimestre.
Lascia un commento