Cos’è e a cosa serve il DURC?
Il DURC è il documento unico di regolarità contributiva e serve a certificare che un’impresa sia in regola con il versamento dei contributi INPS, INAIL e Casse Edili. Il certificato unico attesta quindi che l’impresa abbia versato regolarmente tutti i contributi dovuti agli enti di previdenza, di assistenza e di assicurazione.
Mentre fino al 2003 le imprese che volevano ottenere questa certificazione dovevano farne richiesta separatamente all’INPS, all’INAIL e alle Casse Edili, oggi possono richiederlo a un solo di questi enti. Grazie a delle convenzioni, viene rilasciato un certificato unico che attesta la regolarità degli adempimenti nei confronti di tutti gli enti.
Dal 2015 la procedura è stata ulteriormente semplificata. A partire dal 1 luglio 2015 è infatti attivo il servizio DURC online, tramite il quale si può verificare la regolarità contributiva di una qualsiasi azienda. La verifica è immediata e in tempo reale e per procedere è sufficiente collegarsi al portale INPS o INAIL e indicare il codice fiscale dell’azienda da controllare.
DURC: quando è obbligatorio?
Il DURC è obbligatorio in diversi casi:
- quando un’impresa vuole partecipare a un appalto o a un subappalto per la realizzazione di lavori pubblici;
- quando si svolgono lavori privati per i quali è richiesta la concessione edilizia o la DIA;
- per le attestazioni SOA;
- per l’iscrizione all’albo dei fornitori;
- per concorrere all’ottenimento di agevolazioni, finanziamenti o sovvenzioni.
L’ipotesi più frequente è quella degli appalti pubblici, per i quali il DURC è richiesto tanto in caso di realizzazione di opere pubbliche quanto in caso di fornitura di servizi.
Il bando può inoltre richiedere l’obbligo di presentazione del DURC per l’aggiudicazione dell’appalto o per la stesura del contratto. Trattandosi spesso di lavori che si protraggono nel tempo, il documento di regolarità contributiva viene richiesto anche per il pagamento delle fatture e dello stato avanzamento lavori e per il saldo finale.
In tutti i casi in cui è richiesto, il DURC serve a dimostrare la regolarità contributiva dell’azienda che lo richiede, cioè il controllo del regolare pagamento degli adempimenti contributivi, assistenziali e previdenziali e di tutti gli altri obblighi previsti dalla legge.
Richiesta DURC: come fare
La richiesta del DURC può essere fatta online tramite i portali INPS e INAIL, accedendo al servizio riservato agli utenti registrati. A presentare la richiesta può essere direttamente l’azienda o un soggetto autorizzato. Possono presentare la richiesta per il DURC anche gli enti pubblici che hanno organizzato un appalto oppure le SOA.
Sono due le soluzioni per richiedere il DURC online:
- collegarsi al portale www.inps.it e accedere con il proprio PIN;
- collegarsi al portale www.inail.it e usare le credenziali rilasciate dall’istituto per accedere ai servizi online.
Fino al 31 dicembre 2016 stazioni appaltanti e SOA potevano fare richiesta del DURC tramite il sito www.sportellounicoprevidenziale.it. A partire dal 2017 le richieste del documento unico di regolarità contributiva sono diventate di competenza esclusiva di INPS e INAIL.
Per richiedere la verifica della regolarità contributiva è sufficiente indicare il codice fiscale dell’azienda da controllare e un indirizzo PEC al quale ricevere l’esito della verifica. Questo significa che la verifica può essere fatta da chiunque voglia conoscere la regolarità contributiva di un’azienda.
In caso di esito positivo della richiesta, il sistema genera il DURC che ha una validità di 120 giorni. Nel caso di DURC richiesto per la realizzazione di lavori privati in edilizia, la validità del documento è di 90 giorni. Se l’analisi ha evidenziato delle irregolarità , invece, viene inviato tramite PEC all’azienda che ne ha fatto richiesta o alla persona delegata un documento con il riepilogo delle irregolarità e l’invito a sanare la propria posizione entro 15 giorni.
Le informazioni contenute nel DURC online
Il DURC online che viene rilasciato da uno degli enti autorizzati è un documento in formato pdf composto di quattro parti:
- la denominazione o la ragione sociale dell’impresa a cui fa riferimento, la sua sede legale e il codice fiscale;
- i termini di iscrizione presso l’INPS, l’INAIL ed eventualmente le Casse Edili;
- la dichiarazione di regolarità contributiva;
- la data della verifica, il numero identificativo e la data di scadenza della validità del DURC.
La certificazione è valida fino alla data indicata sul documento e, nel periodo di validità , non può essere fatta un’ulteriore richiesta di verifica. Quando si indica il codice fiscale del soggetto da controllare, il sistema verifica se al codice è già associato un DURC in corso di validità . Se così fosse, non viene rilasciato un nuovo documento, ma viene inviato quello già emesso.
Una volta ottenuto un DURC positivo, questo può essere usato per tutti i procedimenti per i quali è richiesto dalla legge.
DURC: cos'è, a cosa serve, richiesta, normativa e autocertificazione Click To TweetDURC negativo: cosa fare, conseguenze e come regolarizzarlo
Se l’impresa non ha versato regolarmente i contributi nei confronti di anche solo uno degli enti – INPS, INAIL o Casse Edili – il DURC sarà negativo.
Per regolarizzare la propria posizione è necessario versare quanto dovuto entro 15 giorni dalla data di interrogazione del sistema. Se le irregolarità vengono sistemate entro questo termine, la domanda viene subito riconsiderata e viene rilasciato il DURC.
Nel caso in cui l’impresa abbia ricevuto una o più cartelle esattoriali relative ai contributi da versare e abbia deciso di aderire alla rottamazione delle cartelle Equitalia, potrà ottenere un DURC positivo da parte dell’INPS. Si tratta di una novità appena introdotta: inizialmente, la condizione per ottenere il DURC in caso di adesione alla rottamazione delle cartelle coincideva con il versamento della prima rata del piano di rottamazione, il cui pagamento è previsto a luglio 2017. Di fatto, questo significava per le imprese non poter eseguire dei lavori pubblici o non poter partecipare a gare d’appalto fino a quel momento.
Normativa DURC: quali regole si applicano?
La normativa sul DURC attualmente in vigore è quella che fa riferimento al DURC online che ha sostituito il precedente documento cartaceo a partire dal 1 luglio 2015. La disciplina sul “nuovo” DURC è contenuta nel decreto legge 34/2014, secondo cui:
chiunque vi abbia interesse verifica con modalità esclusivamente telematiche ed in tempo reale la regolarità contributiva nei confronti dell’INPS, dell’INAIL e, per le imprese tenute ad applicare i contratti del settore dell’edilizia, nei confronti delle Casse edili. L’esito dell’interrogazione ha validità di 120 giorni dalla data di acquisizione e sostituisce ad ogni effetto il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), ovunque previsto.
In seguito, in attuazione dell’articolo 4 dello stesso decreto legge, è stato emanato il Decreto Ministeriale del 30 gennaio 2015, che si è occupato della “semplificazione in materia di documento unico di regolarità contributiva (DURC)”.
Con la circolare n. 17 del 31 gennaio 2017, l’INPS ha chiarito alcuni aspetti della nuova procedura di richiesta del DURC online, modificata dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 245 del 2016. Dal momento che il documento unico di regolarità contributiva riguarda anche le aziende che non operano direttamente nel settore dell’edilizia, ma che ne adottano il CCNL, tutte le richieste di DURC presentate tramite i portali INAIL e INPS vengono verificate anche nei sistemi delle Casse Edili.
Lo stesso decreto ministeriale ha modificato anche le norme che si applicano alle aziende sottoposte a procedure concorsuali. Queste aziende, per ottenere il DURC, devono dimostrare di essere in regola con i versamenti contributivi a partire dalla data di avvio dell’esercizio provvisorio o dell’amministrazione straordinaria.
Autocertificazione DURC: quando è possibile
In alcuni casi, espressamente previsti dalla legge, le imprese possono ricorrere all’autocertificazione del DURC, dichiarando di aver provveduto regolarmente al versamento dei contributi. L’autocertificazione del DURC è possibile solo per i lavori svolti nel settore pubblico per:
- i contratti di fornitura il cui importo è di massimo 20.000 euro;
- i contratti di acquisto di servizi per un importo massimo di 20.000 euro.
Il documento, affinché sia ritenuto valido, va consegnato tramite PEC alla Direzione Territoriale del Lavoro.
Si parla di DURC interno quando il documento di regolarità contributiva viene richiesto da un datore di lavoro dipendente per poter ottenere benefici di tipo normativo o contributivo.
La richiesta è pressoché automatica e si formalizza con la compilazione del quadro B/C del modello DM. Una volta ricevuto il modello e verificato che non ci siano anomalie, l’INPS applicherà gli sgravi richiesti. In caso contrario, verrà inviata all’azienda una nota di rettifica con l’invito a regolarizzare la propria posizione.
Marc
Salve, la mia azienda chiede alle ditte che devono effettuare dei lavori all’interno dello stabilimento una serie di documenti tra cui il durc. Come al solito in Italia le cose cambiano spesso ….e molte volte sempre in peggio, mentre con il vecchio durc vi era la possibilità di accertarsi che quanto scritto sia vero tramite il programma dell’inps che decriptava i codici ( una specie di codice QR) , ora con il nuovo durc avendo eliminato il codice non c’è più questa possibilità , basta un semplice bianchetto e scannerizzare il nuovo durc con le false attestazioni, c’è modo di aver certezza che il durc non sia stato alterato? Grazie
Luana Galanti
Ciao Marc, puoi controllare la veridicità dei DURC presentati dalle ditte che lavorano nel tuo stabilimento direttamente tramite il portale INPS o quello INAIL.
giovanni Montalto
UN marmista non ha cassa edile,ma solo INPS e INAIL.Per svolgere lavori privati secondo SCIA può attestare la sua regolarità contributiva e non presentare il DURC.Grazie,gm
Luana Galanti
Ciao Giovanni, anche in questo caso è obbligatorio presentare il DURC, non basta l’attestazione della regolarità contributiva del professionista.
Bruno
Salve
Un’azienda appena costituito (appena un mese) puo chiedere il durc ? Se non possibile chiedere, cosa si puo fare ?
Luana Galanti
Ciao Bruno, per le aziende di nuova costituzione nel documento compare la data di iscrizione ma non viene rilasciata ovviamente l’attestazione di regolarità visto che non ci sono stati ancora versamenti contributivi.
Mirko O.
Salve a tutti, vorrei sapere se il Durc attesta anche il regolare pagamento di contributi Inps dei soci, oltre che quello dei dipendenti di una ditta che per esempio si volesse rilevare
Luana Galanti
Ciao Marco, il Ministero del Lavoro ha chiarito che per le società di capitali il DURC non tiene conto della regolarità dei versamenti dei contributi previdenziali da parte dei soci.
BRUNO R.
Faccio lavorazioni di assemblaggio x conto terzi, non ho dipendenti, l’azienda che mi da il lavoro puo richiedermi il DURC ?
grazie
Luana Galanti
Ciao Bruno, per le imprese artigiane senza dipendenti non è obbligatorio dimostrare la regolarità contributiva.
Roberta
Come casa editrice mi chiedono il DURC per la fornitura di libri
Mi sembra non sia obbligatorio. È così?
Luana Galanti
Ciao Roberta, non ho capito bene a cosa ti riferisci. Se si tratta della fornitura di libri verso la PA il DURC è obbligatorio, ma se la fornitura non supera i 20.000 euro di valore puoi procedere a un’autodichiarazione.
Roberta
Come casa editrice mi chiedono il DURC per la fornitura di libri
Non mi sembra obbligatorio. È così?
Grazie
Stefano
Ditta individuale costituita a febbraio 2018, lavori di servizi pubblicitari eseguiti presso una fiera per clienti privati, la ditta che ha commissionato il lavoro chiede il durc per il pagamento della fattura.
Luana Galanti
Ciao Stefano, nel caso dei lavori svolti verso privati il DURC viene richiesto soltanto se il lavoro richiede il rilascio della concessione edilizia, della DIA o l’attestazione SOA. In altri casi non è obbligatorio.
Antonio Ferrante
Buona sera , dovrei frazionare e ristrutturare un appartamento di mia proprietà , il titolare dell’ impresa a cui mi sono rivolto mi ha detto di non avere il durc . E’ obbligatorio averlo per il predetto lavoro ? Credo che al Comune basti presentare la c i l a
Francesco
Corpo del messaggio:
Buongiorno, mi chiamo Francesco e ti scrivo per chiederti, se possibile, un chiarimento relativamente al rilascio del DURC. Dovrò ristrutturare casa ma l’impresa che ho incaricato ha deciso di aprire altra partita iva. Dovendo presentare CILA in comune il geometra vuole avere DURC che attesti regolarità contributiva ma mi sembra di capire che il primo DURC per l’impresa neocostituita non riporterà la dicitura VERSAMENTI REGOLARI. Quindi il mio quesito è : in questi casi in Comune come si procede? Accettano ugualmente il documento? E poi vorrei sapere se rischio di perdere le detrazioni.
Grazie
Francesco
Francesco
Buongiorno, mi chiamo Francesco e ti scrivo per chiederti, se possibile, un chiarimento relativamente al rilascio del DURC. Dovrò ristrutturare casa e l’impresa che ho incaricato è attiva da poco tempo. Dovendo presentare CILA in comune vorrei sapere se l’impresa neocostituita avrà modo di ottenere durc regolare. Quindi il mio quesito è : in questi casi in Comune come si procede? E poi vorrei sapere se rischio di perdere le detrazioni.
Grazie
Francesco
Antonio
Buona sera dovrei frazionare e ristrutturare un appartamento , il titolare dell’ impresa a cui mi sono rivolto dice di non avere il durc . E ‘ obbligatorio per il lavoro che devo fare ? Credo che al Comune si debba presentare solo la c i l a
Pietro
Per il risarcimento danni da fauna selvatica su produzioni agricole viene richiesto tra i vari documenti di essere in regola con la posizione previdenziale (DURC).
Ma un agricoltore regolarmente iscritto alla contribuzione agricola INPS che non ha dipendenti cosa deve produrre?
Grazie
Valentina
Buonasera, volevo porre un quesito. Anche le banche possono richiedere il Durc di un’impresa cliente? E se si, da quale portale?