Il passaggio dagli studi di settore agli indici sintetici di affidabilità prosegue. Entro fine anno saranno pronti i primi 70 indici, che saranno applicati per verificare l’affidabilità delle dichiarazioni fornite dai titolari di attività commerciali, nel settore dei servizi e dei liberi professionisti.
IndicIndici sintetici di affidabilità in funzione dall’anno d’imposta 2017
strong>indici sintetici di affidabilità (ISA) prenderanno ufficialmente il posto degli studi di settore a partire dall’anno d’imposta 2017. La loro prima applicazione avverrà quindi nelle dichiarazioni dei redditi 2018.
Compito degli ISA sarà quello di fornire un punteggio di sintesi, compreso tra 1 e 10, per valutare l’affidabilità delle dichiarazioni fornite dal contribuente. Nel calcolo del punteggio verranno tenuti in considerazione diversi aspetti, tra i quali:
- la verosimiglianza del volume dei ricavi, del reddito e del valore aggiunto, considerato il tipo di attività svolta;
- l’affidabilità delle informazioni trasmesse dal contribuente;
- eventuali anomalie economiche registrate nei dati.
In totale, saranno elaborati 150 indici, per altrettanti settori economici. Entro il 2018 sarà completata la fase di elaborazione degli ISA e prenderanno il posto dei 193 studi di settore preesistenti.

Indici sintetici Indici sintetici di affidabilità : novità per 4 milioni di partite IVA
dei nuovi indici sintetici di affidabilità coinvolge circa 4 milioni di partite IVA, tra liberi professionisti e titolari di attività economiche nel campo dei servizi o del commercio.
Maggiore sarà il giudizio ottenuto dall’applicazione degli ISA, maggiori saranno i vantaggi che si otterranno. Dall’esclusione dalle attività di accertamento a tempi ridotti per ottenere i rimborsi fiscali.
I tecnici dell’Agenzia delle Entrate stanno lavorando per mettere a punto i nuovi ISA. Nei mesi scorsi sono stati già presentati e validati i primi 14 indici, ai quali se ne aggiungeranno altri 24 entro la fine di settembre. La tabella di marcia prevede la presentazione dei primi 70 indici entro la fine dell’anno: 29 riguardano le attività commerciali; 15 le attività manifatturiere, 9 i professionisti e 17 il settore dei servizi. Nel corso del 2018 arriveranno poi gli altri 80 indici sintetici di affidabilità e gli studi di settore verranno completamente abbandonati.
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