Con una circolare, l’Ispettorato del Lavoro ha chiarito quali sono le sanzioni applicate ai datori di lavoro che utilizzano in modo irregolare i nuovi voucher.
Chi non rispetta le regole rischia grosso: oltre a dover pagare delle sanzioni, c’è anche il rischio di vedersi trasformato il contratto di prestazione occasionale in contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Nuovi voucher: i limiti di utilizzo e le sanzioni
Le aziende che decidono di utilizzare i “nuovi voucher” devono rispettare una serie di regole. Tra queste, quella di comunicare preventivamente la prestazione lavorativa.
Violare questo obbligo, comunicando i dati in ritardo o non inviando tutti i dati richiesti, si traduce in una sanzione compresa tra 500 e 2.500 euro. Non potendo applicare la procedura di diffida, si ricorre alla sanzione ridotta di 833,33 euro. La sanzione si applica a ogni prestazione irregolare per la quale viene accertata la violazione.
In caso di mancata comunicazione ripetuta e continuativa, il datore di lavoro può essere punito con la maxisanzione prevista per i casi di lavoro nero.
Nuovi voucher: quando è prevista la trasformazione del contratto
Il contratto di prestazione occasionale firmato dall’azienda e dal lavoratore viene trasformato in un contratto a tempo indeterminato se non si rispettano i limiti di utilizzo fissati dalla legge. In particolare, avviene quando:
- si supera la soglia annuale di pagamento di 2.500 euro a favore di un lavoratore;
- si supera il limite di pagamento di 6.250 annui a favore di un lavoratore appartenente alle categorie svantaggiate;
- si supera il monte orario annuale di 280 ore (o il limite stabilito per i lavori svolti nel settore agricolo);
- si usa il contratto di prestazione occasionale con un lavoratore con il quale era in corso nei sei mesi precedenti un contratto di lavoro subordinato o un contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
Il contratto occasionale diventa un contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato a partire dal giorno in cui si superano i limiti descritti in precedenza.
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