Pompe di calore geotermiche: cosa sono e come funzionano
Un impianto geotermico a bassa entalpia è, in maniera molto semplice, un sistema di climatizzazione che sfrutta, grazie all’utilizzo di una pompa di calore, lo scambio termico con il sottosuolo per generare energia da utilizzare nell’edificio prestabilito. Come? Estraendo liquidi dal sottosuolo con temperature inferiori a 90 °C.
Si risparmia con la pompa di calore?
Le pompe di calore, rispetto ai sistemi tradizionali, consentono un notevole risparmio: se consideriamo un appartamento di 120 metri quadrati, sarà necessaria una pompa di calore da 10 kW per tutto l’ambiente durante l’inverno. Rispetto al gas metano il risparmio è del 40%, al gasolio del 66% e al GPL della metà .
Le pompe di calore geotermico a bassa entalpia sono già ampiamente utilizzate nei Paesi dell’Unione Europea e in tutto il mondo si stima che sono oltre un milione le pompe di calore installate. In Italia quelle operative sarebbero 15mila (un dato questo non ancora verificato).
Cosa aspettarsi dal decreto per gli impianti geotermici
Questo decreto servirà a riordinare le norme riguardanti gli impianti geotermici a bassa entalpia e per far ciò servirà un confronto con ogni Regione e con tutto quello che hanno già emanato sul tema.
Il MiSe (Ministero dello Sviluppo Economico) sta accelerando i passaggi burocratici cercando di elaborare una normativa tecnica in cui vengano stabiliti:
- l’installazione;
- la progettazione;
- i requisiti ambientali;
- il dimensionamento.
Il MiSe sta esaminando questi criteri per raggiungere i più alti standard tecnologici. Gli addetti ai lavori hanno però una preoccupazione: ovvero che questo decreto possa rendere più difficile l’iter per arrivare all’autorizzazione.
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