Il bonus mamma domani, introdotto dalla Legge di Bilancio 2017, è un sostegno economico erogato anche prima del parto e prevede il versamento di assegno di 800 euro. Vediamo cos’è, gli importi e i requisiti necessari per il bonus mamma domani.
Cos’è il bonus mamma domani?
Il bonus mamma domani, o premio alla nascita, è un beneficio economico legato alla gravidanza, concesso una tantum a mamme o future mamme. Il beneficio è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2017 e inserito nelle politiche di incentivo alle nascite:
“A decorrere dal 1º gennaio 2017 è riconosciuto un premio alla nascita o all’adozione di minore dell’importo di 800 euro. Il premio, che non concorre alla formazione del reddito complessivo […] è corrisposto dall’INPS in unica soluzione, su domanda della futura madre, al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione”.
L’importo stanziato per il triennio 2107-2019 è pari a 1,2 miliardi di euro e va a coprire anche voucher baby sitter ed asilo nido.
Bonus mamma domani 2018: chi può fare domanda
Puoi fare domanda per il bonus mamma domani nel caso in cui:
- tu abbia compiuto il settimo mese di gravidanza;
- tu abbia partorito;
- tu abbia adottato un figlio e vi sia la sentenza definitiva;
- tu abbia accolto in famiglia un figlio in affidamento preadottivo.
Compimento del settimo mese, nascita, adozione o affidamento devono essere avvenuti a partire dal 1° gennaio 2017 ed entro il 31 dicembre 2019.
La richiesta va fatta, entro un anno dall’evento (nascita, adozione, affidamento), esclusivamente online, compilando la domanda:
- direttamente sul sito web del’INPS, accedendo tramite PIN;
- attraverso il contact center INPS che può essere chiamato al numero 803.164 (gratuitamente da rete fissa) oppure al numero 06.164.164 (numero da usare se si chiama da telefono cellulare);
- recandosi presso CAF o patronati.
Il bonus mamma domani 2018 è un beneficio una tantum che può essere richiesto soltanto una volta per ciascun figlio. Se hai fatto richiesta durante la gravidanza, in caso di parto gemellare dovrai presentare una nuova richiesta con i dati di ciascun bambino.
Come presentare la domanda per il bonus mamma domani 2018
Le regole per la corretta presentazione della domanda sono dettate dalla circolare n. 78/2017 dell’INPS. Precisiamo che ci sono lievi differenze tra la domanda fatta in gravidanza e quella fatta in caso di parto, affido o adozione.
Le donne in gravidanza devono allegare la documentazione che attesti la propria condizione. E’ possibile inviare uno dei seguenti documenti:
- certificato di gravidanza;
- numero di protocollo in caso di certificato telematico;
- numero di una prestazione medica che includa uno dei codici di esenzione previsti in caso di gravidanza.
Nel caso in cui il certificato di gravidanza sia già stato trasmesso all’INPS per un’altra prestazione, l’informazione va indicata nella domanda.
Nel caso di presentazione della domanda dopo nascita, affido o adozione occorre:
- indicare il codice fiscale del bambino;
- allegare sentenza di adozione o provvedimento di affidamento.
L’INPS eroga direttamente il bonus in un’unica soluzione ed è necessario indicare un IBAN per percepirlo. Sono previste diverse modalità di pagamento:
- accredito su conto corrente bancario;
- accredito su conto corrente postale;
- accredito su libretto postale;
- accredito su carta prepagata con IBAN;
- bonifico domiciliato presso ufficio postale (unico caso in cui non è necessario indicare un IBAN).
Bonus mamma domani 2018: importo e requisiti
Ricapitolando:
- il bonus, pari a 800 euro viene versato in un’unica soluzione e soltanto una volta per ogni figlio, non è possibile richiederlo più volte nel corso degli anni;
- possono richiederlo le future mamme, a partire dal settimo mese di gravidanza, o chi diventa mamma nel 2018;
- è importante sottolineare che per questo beneficio non vi sono limiti di reddito, dunque ne hanno diritto tutte le mamme e future mamme, indipendentemente dal proprio ISEE, indicatore utilizzato per altre prestazioni sociali.
Per avere diritto al bonus bisogna essere residenti in Italia, inoltre occorre:
- la cittadinanza italiana;
- la cittadinanza comunitaria;
- lo status di rifugiata politica, la protezione sussidiaria oppure il permesso di soggiorno di lungo periodo, in caso di mamme extracomunitarie.
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