Adesso anche le donne finiscono sotto la lente di ingradimento dell’Isvap. L’Istituto, che trimestralmente effettua un’indagine presso le compagnie di assicurazione per rilevare l’andamento delle tariffe RC auto, analizzerà ora anche le figure femminili.
La decisione, a 9 anni dall’introduzione dell’indagine,  è dettata sia  dalla normativa che prevede una tariffa unisex così da non fare discriminazioni sessuali, sia dall’evoluzione del parco veicolare, sia il decreto liberalizzazioni voluto qualche anno fa dall’allora ministro Bersani.
L’obiettivo è non solo il monitoraggio dell’offerta assicurativa, ma anche la verifica degli effetti dei nuovi regolamenti sulle differenti tipologie di clientela.
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