Se in alto e in basso si è deciso già quasi tutto, è vero anche che in mezzo ci stiamo divertendo. L’Inter ha ritrovato i punti, badando meno all’aspetto ludico e più alla classifica. Dries Mertens a Napoli ha deciso di fare il fenomeno e ha segnato sette gol in una settimana: l’ultimo è un cucchiaione di rara bellezza destinato a diventare tra più belli della nostra A. Il Toro ha rallentato le ambizioni europee (o punti nelle ultime tre), il Milan frena quando non riesce ad esprimersi al meglio (0-0 con l’Atalanta, astinenza di reti per 180′) e Cagliari e Pescara se ne vanno in ritiro dopo le ultime preoccupanti sconfitte.
Il Napoli che rischia di diventar fortissimo
Signore e signori, il Napoli da gennaio diventerà fortissimo. Sarri, dopo qualche partita di comprensibile sbandamento, ha capito che Gabbiadini è meglio tenerlo alla larga dal campo di calcio in cui gioca la sua squadra. Vanno troppo veloci per lui e al Napoli serve uno che si faccia trovare in area a spingere semplicemente la palla dentro. Il Napoli produce tanto di quel gioco che l’importante è solo esserci. Lo dimostra Mertens che in vita sua non ha mai segnato moltissimo e che dopo aver appreso il gioco, ci ha preso gusto e quasi quasi punta la scarpa d’oro (il suo poker personale è un capolavoro!). Da gennaio gli darà una mano anche Pavoletti, uno che la palla sa come infilarla alle spalle del portiere. Senza dimenticare il gigante polacco chiamato Arkadiusz. Tornerà per il Real Madrid, probabilmente. E il Napoli avrà uno squadrone.
Generale Pipita
Il Pipita è decisivo. Se la Juve ha battuto Napoli e Roma è perché il ragazzo con la numero nove sulle spalle ha timbrato i cartellini decisivi. Il gol contro la Roma è di rara bellezza: abbattuto De Rossi, ha eseguito un dribbling paranormale e con un cambio di direzione rapido quanto quelli di Liam Neeson nei film d’azione ha sparato un bolide e ha salutato Dzeko con affetto. La realtà è che al ritorno la Juve avrà i due scontri diretti lontana da casa. Ma la seconda realtà , quella molto probabile, è che la Juve riuscirà ad arrivare agli scontri con un margine molto più ampio. Perché è la più forte, la più abituata alle vertigini e soprattutto dopo aver perso tre volte ha deciso di non fare più fermate neanche per pisciare.
Essere pagato 30 milioni senza meriti apparenti
Se la Stand-Up Comedy fosse diffusa in Italia, i comici potrebbero divertirsi con Gabigol. Entra senza un senso alcuno al minuto numero ’91, dopo aver pubblicato su Facebook ogni domenica sue foto prelevate da Pes 17 (non essendoci materiale disponibile in campo) e decide che non saranno tre minuti qualsiasi. Sembra spaesato, pare non comprendere la regola del fuorigioco e stizzito lancia pure il pallone per conquistarsi il cartellino giallo. Bisogna solo capire se Pioli lo ha mandato in campo quei pochi secondi per farci capire che ricorda della sua esistenza e che lo terrà in considerazione o per dimostrare al mondo che ha sbagliato sport. La seconda pare più probabile. (Qui uno scatto della sua ultima giocata. Alla play-station)
Credits: Pagina Facebook Gabriel Barbosa Gabigol
Il talento sprecato di Ljajic
Il primo tempo del Torino è stato un incubo a occhi aperti. Miha, sempre senza peli sulla lingua, non ha risparmiato nessuno e ha bersagliato in particolare modo Adem Ljajic: “Se gioca così è meglio non averlo”. Aldilà del fatto che da qualche settimana il tecnico pare aver perso la bussola (conferenza stampa pre-Juve su tutte), è vero anche che Ljajic appartiene alla categoria di giocatori che potevano essere e non sono stati. La discontinuità è la sua caratteristica principale e nelle ultime tre partite ha indovinato poche scelte in campo. Non c’è cosa più triste del talento sprecato, canterà Mannarino nella città della mole tra pochi mesi. Un concerto consigliato a Ljajic.
Quanto è forte Cyril Thereau
Spesso ci dimentichiamo quanto è forte Cyril Thereau. Oggi ha messo in saccoccia un’altra doppietta e ha sfiorato il tris alla fine. Da anni segna in Serie A e passa in secondo piano. Ora fa la fortuna di Delneri a Udine, dove risolve parecchie grane di una squadra che oggi per un tempo è stata sottomessa dal Crotone. La bomberata ai microfoni di Sky nel post-partita vale come il gol della tripletta: “Delneri? È un grande allenatore, ma quando mi parla in campo non capisco assolutamente niente”. Intanto sono 17 punti in 10 partite. È tornata l’Udinese.
Sono già retrocesse?
L’Empoli ha vinto 2-0 e ha chiuso il campionato anche in basso. I toscani sono quartultimi e hanno cinque punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Sarebbero pochi, ma visto il livello infimo è più probabile che Gabigol giochi le prossime 5 gare da titolare piuttosto che vedere cinque punti recuperati da Crotone e Pescara. E nonostante il colpo di coda a Genova, il Palermo resta a meno 5. Mettiamola così: c’è ancora speranza per tutte, ma è dura davvero.  Soprattutto per Oddo che non passerà una notte tranquilla. A differenza di Corini che si gode il primo, importantissimo successo.
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