Approvata in commissione Giustizia al Senato la riforma del condominio. Si tratta di un evento storico poiché le norme finora applicate hanno ben 70 anni (risalgono al 1942) e che riguarda milioni di famiglie italiane che risiedono appunto nei condomini. Vediamo insieme le principali novità .
Conto corrente trasparente
L’amministratore deve aprire un conto corrente dedicato alle entrate e alle uscite del condominio e tutti i movimenti finanziari devono transitare su suddetto conto. In pratica tutto andrà gestito tramite conto corrente quindi i condomini pagheranno le quote a mezzo banca e l’amministratore farà lo stesso con i vari fornitori. Obiettivo: la trasparenza. Tutti i condomini avranno il diritto di consultare i rendiconti di gestione e finanziari e la relativa nota esplicativa.
Sito Internet
L’assemblea, con la maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno la metà dei millesimi, potrà deliberare la realizzazione, a spese dei condomini, del sito Internet del condominio. La funzione del sito? Quella di garantire la trasparenza di cui al punto precedente mediante un sito con accessi protetti per consultare online tutti i documenti attinenti alla gestione operativa e finanziaria dello stabile.
Amministratore
Obbligatoria la nomina dell’amministratore negli stabili con almeno nove condomini, il rinnovo sarà annuale e l’amministratore potrà essere sollevato dall’incarico in caso di gravi irregolarità fiscali o per non aver aperto il conto condominiale. Ovviamente è previsto anche il mancato rinnovo trascorso l’anno.
L’amministratore dovrà possedere determinati requisiti, tra cui l’onorabilità , avere almeno il diploma di maturità , aver frequentato un apposito corso e stipulare una polizza sui rischi derivanti dal suo operato.
Violazioni del regolamento
I condomini che violeranno il regolamento condominiale incorreranno in ingenti sanzioni pecuniarie: da 200 fino ad 800 euro in caso di recidiva. L’amministratore potrà agire contro i condomini morosi senza l’autorizzazione dell’assemblea passato un certo lasso di tempo e superati i sei mesi di mora il condomino debitore non potrà più usufruire dei servizi comuni.
Animali domestici
Non è più possibile vietare tramite il regolamento condominiale la presenza di animali domestici. Finora chi possedeva animali domestici contravvenendo ai regolamenti condominiali rischiava l’allontanamento dell’animale e una causa per danni.
E ancora:
- per la pulizia delle scale e l’utilizzo degli ascensori le spese saranno ripartite per metà in base al valore millesimale e per metà in base al piano;
- per l’assemblea in seconda convocazione servirà  un terzo dei condomini e dei millesimi;
- per cambiare la destinazione d’uso e delle parti comuni del condominio sarà sufficiente la maggioranza di 4/5 dei condomini, con 4/5 dei millesimi;
- possibile distaccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato senza autorizzazione dell’assemblea a patto di non arrecare danni agli altri e di pagare la manutenzione straordinaria.
Le novità non sono tutte qui, si tratta di una revisione di numerosi articoli del Codice Civile e di settanta anni di storia come si diceva in principio. Nei prossimi mesi staremo a vedere quali saranno i risvolti pratici di questa riforma.
emiliano
in un condominio con 6 unita si possono obbligare tre inquilini che non vogliono averlo ad accettarlo