Lost, 2004
Su Lost si è scritto tutto e il contrario di tutto: nonostante le molte critiche ricevute sul finale della serie, non si può non ammettere che sia uno show che ha condizionato l’immaginario seriale mondiale. La sua potenza non è riposta nella trama quanto nella costruzione dei personaggi, ambigui e allo stesso tempo irresistibili.
Homeland, 2011
Uno show sulla politica estera degli Stati Uniti migliore di qualsivoglia documentario sul tema fino a ora prodotto.
I creatori della serie hanno avuto l’abilità di giocare (in maniera alquanto crudele a volte) con gli spettatori, tenendo tranelli audaci su chi fosse davvero il protagonista della serie.
Six feet Under, 2001
Probabilmente la serie TV dall’opening theme e dal finale più bello del mondo seriale. Totalmente mentale, affettiva e anaffettiva allo stesso tempo. Una serie che racconta temi difficilmente affrontati prima, come l’omossessualità , il culto estetico della morte o il sesso fra anziani.
Insomma, una serie da seguire.
Breaking Bad, 2008
Breaking Bad è LA SERIE TV: adrenalica, disarmante e finalmente fuori da quegli schemi narrativi preconfezionati in cui l’antieroe alla fine è sempre uno “dalla parte degli angeli” che non ha saputo esprimere al meglio il suo potenziale. Breaking Bad è una serie spietata, con protagonisti spietati: è una serie egoista, totalmente figlia del nostro millennio. Per questo motivo va vista e rivista.
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