Cristiano Ronaldo è approdato in Italia dalla Spagna. Tanti sono curiosi di vederlo giocare nel campionato italiano, altri invece si chiedono quante tasse pagherà il campionissimo in Italia. Ne abbiamo preso spunto per raccontarvi alcuni interessanti aspetti fiscali.
Cristiano Ronaldo e Fisco Spagnolo
Cristiano Ronaldo ha appena concluso un accordo con l’Agenzia statale di Amministrazione tributaria spagnola. L’accordo prevede una multa di quasi 19 milioni di euro e 2 anni di reclusione per quattro frodi tributarie che sarebbero state commesse tra il 2011 e il 2014.
CR7 si è sempre dichiarato innocente ma ha accettato comunque l’accordo per chiudere il procedimento a suo carico.
L’operazione Cristiano Ronaldo alla Juventus: un po’ di numeri
Cristiano Ronaldo o CR7, abbreviazione con le sue iniziali e il numero di maglia, è passato quest’estate dal Real Madrid alla Juventus.
Ecco i numeri dell’operazione:
- 105 milioni di euro, somma complessiva per il contratto di cessione (incluso il contributo di solidarietà);
- 5 milioni di euro, contributo di solidarietà, cioè il 5% del contratto che va ai club in cui il giocatore si è formato, in questo caso Nacional, Sporting Lisbona e Manchester United;
- 30 milioni di euro, il compenso netto che spettano al campione (al lordo sono 60 milioni);
- 4, gli anni del contratto;
- 12 milioni di euro, per i cosiddetti oneri accessori, tipicamente si tratta delle commissioni agli agenti che hanno gestito l’affare;
- 357 milioni di euro, ecco la cifra lorda totale di questa operazione che ha appassionato tutti gli sportivi.
Cristiano Ronaldo e la Flat Tax italiana per stranieri
Tanti soldi, ma le tasse?
Intanto, dai numeri illustrati nel paragrafo precedente, emerge che la Juventus verserà ogni anno circa 30 milioni di euro nelle casse dello Stato in forma di tasse e contributi. Dunque una cifra sostanziosa, per avere un termine di paragone 30 milioni corrispondo allo stanziamento per il 2018 dalla Provincia dell’Aquila per gli interventi nell’edilizia scolastica.
Discorso a parte va fatto per tutte le altre entrate di CR7, come le sponsorizzazioni e le altre attività dell’atleta che esulano dal contratto con la Vecchia Signora. In questo caso, infatti, bisogna considerare che questi redditi giungeranno a CR7 direttamente dall’estero, non saranno dunque prodotti in Italia. Per questa tipologia di reddito, potrebbe entrare in gioco la flat tax prevista dalla Legge di Bilancio 2017 per i soggetti che trasferiscono la residenza in Italia.
Si tratta di una tassa fissa pari a 100mila euro, dunque indipendente dal livello di reddito prodotto all’estero che può ammontare anche a svariati milioni di euro. Ronaldo, nel 2017, oltre al proprio compenso da contratto con il Real Madrid, ha guadagnato 54 milioni di euro con le attività collaterali. Ciò significa che con la flat tax, verserebbe meno dello 0,2% dei propri introiti.
La Flat Tax è la replica di quanto già avviene in altri Paesi europei come Regno Unito, Malta, Spagna e Portogallo e ha l’obiettivo di attrarre e incentivare il trasferimento della residenza in Italia degli High net worth individual, ossia delle persone con un alto patrimonio. Basti pensare che con un’operazione analoga il Regno Unito ha incassato 8 miliardi di sterline. In realtà il ritorno economico non è tanto dovuto dalla quota fiscale (1oo mila euro ne caso italiano) ma dall’indotto, nuovi consumi e investimenti.
Dany
Adesso voglio vedere se la FIAT avrà il coraggio di mettere gli operai di qualsiasi settore che ruoti attorno alla medesima, e che non mi vengano a dire che la Juventus é una Società a parte del gruppo, queste cose le possono dar da bere ai loro tifosi che non riescono a capire che il calcio non deve prevalicare l’interesse comune del ns Paese produttivo. Meditate gente,meditate.
Giorgio
PENSIAMO AI PENSIONATI ITALIANI(600 EURO AL MESE) TARTASSATI DISCAPITATI DA QUESTI SIGNORI DEL CALCIO…
De Pietro Marco Antonio
che vergogna