La circolare INPS che detterà le regole per il cumulo gratuito dei contributi tra le diverse casse previdenziali è pronta e sarà pubblicata nei prossimi giorni. Come annunciato dal presidente dell’INPS Boeri, manca solo l’approvazione finale del Ministero del Lavoro.
Cumulo gratuito dei contributi: cosa cambia
Con la pubblicazione della circolare INPS entrerà in vigore a tutti gli effetti il cumulo gratuito dei contributi previsto dalla Legge di Bilancio 2017.
Professionisti e dipendenti potranno cumulare gratuitamente i contributi versati nelle diverse gestioni pensionistiche: chi ha avuto carriere discontinue e ha maturato contributi nelle casse professionali private, nella gestione separata o nelle altre gestioni INPS potrà sommare i periodi contributivi. Non è più richiesto aver maturato almeno 20 anni di anzianità contributiva in una delle gestioni per poter richiedere il cumulo.
Grazie a questa novità i diversi periodi contributivi concorreranno alla maturazione dei requisiti pensionistici: se sommando i contributi versati nelle diverse casse previdenziali si arriva alla quota di 42 anni e 10 mesi (41 anni e 10 mesi per le lavoratrici), si potrà richiedere la pensione anticipata. Secondo le stime, saranno 100.000 i lavoratori che nei prossimi 10 anni potranno andare anticipatamente in pensione usufruendo del cumulo gratuito dei contributi.
L’assegno pensionistico sarà calcolato pro quota
La richiesta per il cumulo gratuito dei contributi andrà presentata rispettando le regole fissate nella circolare INPS. La domanda andrà consegnata all’ultimo ente al quale si sono versati i contributi.
L’assegno pensionistico sarà unico, sarà versato dall’INPS e sarà calcolato pro quota. Questo significa che ogni gestione calcolerà la pensione maturata applicando le proprie regole e tenendo conto della quota di contributi versata.
Chi nel frattempo aveva fatto richiesta del ricongiungimento dei contributi può presentare la domanda di rimborso entro il 31 dicembre. Se invece era stata presentata la domanda di totalizzazione dei contributi si può chiedere la revoca, a patto che l’operazione non si sia conclusa.
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