Brutte notizie per i contribuenti: a novembre l’acconto sulle tasse ammonta a 55.298 miliardi di euro, il che comporta un esborso medio di 1.350 euro per ciascuno di noi. Novembre sarà quindi piuttosto duro sul portafoglio dei cittadini, vediamo in che modo.
Tasse: novembre è il mese della stangata
È la CGIA di Mestre a segnalare che i 40 milioni di contribuenti italiani si divideranno l’onere dei 55.298 miliardi di euro che valgono come acconto delle imposte. Una cospicua parte dei circa 490 miliardi di euro che il Fisco preleva lungo l’intero anno, viene quindi assorbita in queste settimane, come di consueto. Per il contribuente italiano si tratta, in parole semplici, di un versamento medio di circa 1.350 euro.
Ecco come saranno ripartiti i 55.298 miliardi di euro tra i contribuenti secondo l’associazione mestrina:
- Le società di capitali verseranno 14,6 miliardi di euro attraverso l’IRES e ciascuno dei loro contribuenti (più o meno un milione) pagherà circa 14.600 euro;
- Anche i lavoratori autonomi e i titolari d’imprese si accolleranno una bella fetta del conto, pagando complessivamente 12,8 miliardi di euro, secondo la stima della CGIA. La partita IVA implicherà dunque un esborso di 2.433,50 euro a persona. Nell’articolo Partite IVA: novità per autonomi e PMI approfondiamo le novità della finanziaria;
- Per ciò che riguarda l’Irpef, ammonta a 11,6 miliardi di euro la cifra che dipendenti e collaboratori consegneranno all’erario in questo mese ormai famoso per le tasse. 7,7 sono i miliardi di euro che verranno raccolti per gli acconti del 2017, 1,5 miliardi di euro per le addizionali regionali e comunali più un miliardo di ritenute sui lavoratori autonomi;
- Infine anche l’IRAP fornirà un bel incasso per il Fisco, con 6 miliardi di euro versati da circa 5 milioni persone, che pagheranno in medi 1.200 euro a testa.
Tasse: la burocrazia pesa 31 miliardi all’anno
31 miliardi di euro all’anno: questo è il costo della burocrazia nel nostro paese secondo i dati resi noti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, ha dichiarato a riguardo:
“È necessario intervenire per rendere più semplice il rapporto tra la pubblica amministrazione e le attività economiche”
Anche i costi indiretti relativi proprio al versamento delle tasse costituiscono una complicazione per il settore imprenditoriale del nostro paese. In Italia vanno investiti 30 giorni lavorativi all’anno per assolvere agli obblighi di tassazione. Vanno messi sul piatto diversi aspetti che presuppongono un certo dispendio di tempo e che gravano sull’economia dell’impresa, basti pensare al tempo speso per la compilazione di documenti vari, agli sportelli e dal commercialista. Insomma, Â le aziende italiane investono circa 240 ore di tempo ogni anno per la gestione delle imposte.
Tra i paesi membri dell’eurozona solamente la Slovenia supera i 30 giorni necessari in Italia per gli adempimenti fiscali, quando in Irlanda ne sono sufficienti 10. In Francia servono 17 giorni e in Spagna 19, e nell’industriosa Germania sono necessari 27 giorni di lavoro per assolvere agli obblighi erariali.
Dunque il nostro paese sembra ancora alle prese con gli atavici problemi di profonda tassazione e pesante burocrazia. Le riflessioni a riguardo culminano con i picchi di pagamento delle tasse, tra i quali quello di novembre risulta essere uno dei più fastidiosi, anche in previsione delle imminenti festività natalizie.
Non solo tasse: per il 2017 in aumento le bollette
Purtroppo le brutte notizie non si concludono sull’acconto delle imposte di novembre. Appare ormai scontato l’aumento della Tari e della bolletta dell’acqua, mentre luce e gas potrebbero rimanere stabili. Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, l’aumento sarà dell’1%, mentre la Federconsumatori ha già avvertito che l’aumento in fattura sarà del 6% per ciò che riguarda l’acqua.
Luce e gas non sembrano in procinto di subire rincari, ma gli aggravi sui costi di gestione del servizio potrebbero cambiare le cose. Ad ogni modo, puoi approfondire tutti dettagli sui rincari delle bollette sull’articolo Aumento bollette: nel 2017 pagheremo di più.
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