C’è chi la chiama ‘second hand economy’ per regalarle un nome ‘chic’ e c’è chi dichiara di vendere e cercare vestiti o oggetti vintage perché forse dire usati è meno elegante; sta di fatto che il mercatino dell’usato è tra i pochi business che negli ultimi anni ha vissuto una vera esplosione e crescita anche in Italia.
Mercatino dellMercatino dell’usato: i dati in Italia
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A confermare la crescita del mercato del riuso, una serie di ricerche che restituiscono dati veramente interessanti.Secondo l’indagine della Camera di Commercio di Milano (sui dati del registro delle imprese 2013/2014) è la Lombardia con 514 imprese a trainare il mercato dei mercatini dell’usato (15,7% sul totale nazionale), poi Lazio (430 per il 13%), Toscana (386 per l’11,8%). Se si passa all’analisi per province troviamo invece in testa Roma con l’11,3%, Milano 7,3% e Napoli 6%. Guardando infine alla tipologia di prodotti venduti la ricerca conferma che è in particolar modo nel Lazio che fioriscono i mercatini dell’usato di libri e di mobili usati, mentre la Lombardia guida la classifica per i vestiti.
Fattori che hanno influito alFattori che hanno influito allo sviluppo dei mercatini dell’usato
tile girarci intorno: la crisi ha spinto moltissime persone a ridurre i propri acquisti educandoci a dare valore a oggetti e vestiti, diminuendo così la tendenza al consumismo estremo al quale ci eravamo abituati. Altro fattore importante è la nuova sensibilità che si è sviluppata attorno a temi come il riciclo, il riuso, la green economy. Non è più solo una percezione o un’ideologia di pochi militanti ecologisti: l’attenzione al pianeta, ai consumi più sostenibili a limitare gli sprechi è ormai entrata nella nostra vita quotidiana.
Tema da non dimenticare è la possibilità di guadagnare concretamente soldi contanti: oggi più che mai per ogni famiglia e ogni persona ogni euro risparmiato è veramente guadagnato e acquistare o vendere ai mercatini dell’usato diventa un modo concreto per far quadrare i conti. Questo accade perché rispetto ai mercatini dell’antiquariato che si presentano comunque per un pubblico più ristretto (anche perché propongono ovviamente prodotti ricercati e differenti a un target diverso), nel mercatino dell’usato chiunque può portare oggetti da lasciare in conto vendita. L’operazione è gratuita e, solo in caso di vendita conclusa, viene riconosciuta una percentuale in denaro contante che in genere si aggira attorno al 50% (mentre il restante 50% rimane al negozio).
Infine un fattore trainante è stato sicuramente quello tecnologico: il web , i nuovi devices hanno permesso alle persone di entrare in contatto tra loro anche se a distanza creando di fatto un mercato che prima non sarebbe stato possibile (se non con persone che si conoscevano).
Cosa vende il mercatino dell’usato?
Cosa vende il mercatino dell’usato? nicchia del mercatino dell’usato che è ancora fiorente, ma ad uso esclusivo di specialisti che amano questo tipo di oggettistica e che a volte si rivestono di un’aurea un po’ snob. I mercatini dell’usato moderni hanno completamente un altro approccio. Non che girandoli tu non possa trovare pezzi unici o antichi, intendiamoci, ma il core business ruota attorno ad abbigliamento per bambini o adulti, tecnico e sportivo, materiali recuperati utili per il fai date creativo, arredamento e oggettistica per la casa, mobili. Le mamme, un target particolarmente sensibile al tema igiene e che per anni hanno acquistato articoli per bambini solo ed esclusivamente nuovi, hanno superato questa resistenza e sono diventate  le acquirenti migliori del mercatino dell’usato: è come tornare al passato quando lo stesso passeggino, lettino o scaldabiberon doveva servire per una generazione intera di fratelli, cugini e nipoti.
I mercatini dell’usato sono anche online!
I mercatini dell’usato sono anche online!ng>, ha veramente cambiato il mercato dell’usato, gli usi e i costumi delle persone. Anche la ricerca Doxa commissionata per il sito Subito.it  (portale che mira a fare incontrare persone che vendono e  comprano oggetti usati) lo conferma. Ben il 44% degli italiani sceglie l’acquisto di un oggetto usato per risparmio, unicità e sensibilità all’ecologia e su un totale di volume d’affari di 18 miliardi di euro (che corrisponde all’1% del PIL nazionale) e il 47% riguarda acquisti conclusi online che è come dire tre italiani su dieci acquistano e vendono prodotti usati online. Un trend costantemente in crescita che migliorerà ulteriormente con il rafforzamento di tecnologie, nuove app, connessioni tra le persone e tutto il sistema digitale.
Profili di acquirenti nel mercatino dell’usato
Profili di acquirenti nel mercatino dell’usatoelineando diversi profili di acquirenti secondo gli usi e le modalità di ricerca e acquisto. È solo l’11% a dichiarare di fare acquisti online di tipo concreti e utili, contro il 44% che dichiara di servirsi del mercato dell’usato per poter accedere anche a prodotti e beni di marca che altrimenti non potrebbe acquistare. Ecco allora che le ricerche più frequenti online sono per grandi brand, borse di alta moda, orologi di lusso, tecnologia ultimo grido. Molte sono le spose che vogliono trovare l’abito dei propri sogni, ma non manca il profilo definito smart chic che corrisponde a: donna, sopra i 45 che è interessata a oggetti belli, di design o antichi per arredare casa.
Quindi cosa devo fare per aprire un mercatino dell’usato?
- Apri la Quindi cosa devo fare per aprire un mercatino dell’usato?sparmio/aprire-la-partita-iva" target="_blank">partita IVA e comunicala alla Camera di Commercio.
Per farlo ti basterà recarti all’Agenzia delle Entrate e, successivamente,  effettuare una comunicazione alla Camera di Commercio. Le pratiche burocratiche sono state snellite molto in questi ultimi anni, ma il mio consiglio è di farti subito seguire da un Commercialista così da non scivolare in errori. - Comunica al Comune che hai aperto un’attivitÃ
Altra comunicazione che dovrai fare è nel Comune in cui risiederà l’attività tramite il modulo: S.C.I.A (segnalazione certificata di inizio attività ). Ricorda che ti verrà chiesto di allegare anche l’eventuale contratto di affitto, necessaria per regolarizzare le varie utenze. - Scegli un negozio che abbia la giusta grandezza.
La scelta dell’ampiezza del negozio dipende da cosa vorrai proporre. Se venderai mobili avrai bisogno di molto spazio, se venderai abbigliamento ricorda che non potranno mancare spogliatoi e camerini prova. In media un negozio di 150-200 metri quadrati dovrebbe andare. Non dimenticare che serviranno scaffali e vetrine per mostrare al meglio la merce. - Scegli una posizione strategica: di passaggio e con parcheggi comodi.
Posizionarsi in una strada o in una zona trafficata è già un ottimo inizio. Scegli un luogo in cui è possibile parcheggiare in modo che le persone potranno acquisteranno oggetti senza il minimo sforzo! - Pubblicizza senza improvvisarti.
Il momento del lancio di un’attività è fondamentale, non risparmiare su questo e affidati a un buon consulente che ti saprà guidare per le tue promozioni via web, social e offline come volantinaggio e cartellonistica locale.
Vuoi buttarti nel business dei mercatini dell’usato? Non improvvisare!
Il trend e la cresc
Sig.ra Giuffrè le dimensioni del magazzino dovrebbero essere almeno il doppio.
Possibilmente sopra i 400-500 mt, così da avere un assortimento più eterogeneo possibile carta vincente per questo tipo di attività .
Davide