Forse non lo sai, ma in alcuni periodi in cui non hai lavorato o non lavori, come per esempio durante una malattia o se stai assistendo un parente con una patologia grave, il tuo datore di lavoro non è obbligato a versarti i contributi previdenziali.
Per coprire, dunque, quelli che possono essere dei periodi di buco il nostro sistema riconosce i contributi figurativi che fanno sì che tu raggiunga l’età e gli anni necessari per andare in pensione senza intoppi. Sono utili dunque sia per il raggiungimento dell’età pensionistica che per l’aumento dell’importo.
Contributi figurativi: cosa sono
I contributi figurativi pertanto sono dei contributi fittizi che non sono versati né dal datore di lavoro né dal lavoratore per dei periodi in cui è avvenuta una interruzione o una riduzione dell’attività lavorativa, che hanno appunto lo scopo di tutelarti in quel periodo in cui il datore di lavoro non ti ha versato i contributi.
Sono differenti dai contributi volontari perché in quel caso sei tu a volere integrare la tua pensione quindi a spendere dei soldi e da quelli di riscatto, come avviene per esempio quando decidi – anche qui con un costo – di riscattare la laurea.
Per evitare dunque che ci siano dei buchi, la Legge prevede che i contributi figurativi vengano accreditati sul conto assicurativo del lavoratore (una sorta di deposito in cui si vede quanto sei o meno vicino alla pensione).
Contributi figurativi: quando vengono accreditati direttamente dall’INPS
Cosa devi fare per avere questi contributi figurativi, quindi? In linea di massima nulla perché se i periodi di interruzione sono avvenuti quando tu stavi lavorando come dipendente in un’azienda, sarà direttamente l’INPS ad accreditarteli d’ufficio. Non è necessario, pertanto, che tu presenti nessuna domanda.
Questo avviene soprattutto dal 2013, da quando, a differenza del passato, l’accredito d’ufficio avviene nella maggior parte dei casi. Maggior parte, ma non in tutti: ci sono dei periodi in cui tu puoi avere i cosiddetti “buchi” previdenziali che l’Inps non riesce a ricostruire.
Per esempio: durante il servizio militare o quando stai affrontando una maternità e non hai nessun contratto di lavoro. Diciamo che in questi casi e in quelli in cui non era prevista una dichiarazione da parte del datore di lavoro – perché in effetti non ne avevi nessuno – devi essere tu a fare domanda per avere i contributi figurativi ed evitare “buchi” previdenziali.
Contributi figurativi per i dipendenti privati
In dettaglio, possiamo dire che vengono accreditati d’ufficio i contributi figurativi per:
- cassa integrazione guadagni straordinaria;
- contratto di solidarietà difensivi;
- progetti di lavori socialmente utili, nei casi e con le modalità previste dalle specifiche disposizioni legislative e amministrative in materia;
- indennità di mobilità;
- indennità di disoccupazione;
- indennità ASPI e NASPI;
- assistenza antitubercolare a carico dell’INPS.
Devi fare specifica domanda invece in questi casi, specie se sei un lavoratore privato:
- servizio militare obbligatorio (che come sai è possibile riscattare);
- servizio militare volontario;
- servizio civile;
- riposi giornalieri;
- maternità al di fuori di un rapporto di lavoro;
- congedo parentale durante il rapporto di lavoro (compresa assistenza di parenti secondo la Legge 104)
- malattia del bambino;
- malattia e infortunio;
- aspettativa per cariche sindacali;
- aspettativa per cariche elettive;
- assenza se hai donato il sangue;
Contributi figurativi per i dipendenti pubblici
Se invece sei un dipendente statale o comunque lavori nella Pubblica Amministrazione, sono accreditati d’ufficio i contributi figurativi per:
- astensione facoltativa per maternità (congedo parentale) durante il periodo lavorativo, nei casi in cui non ci sia retribuzione o, per la parte differenziale, in caso di retribuzione ridotta;
- assenza dal lavoro per malattia bambino, nei casi in cui non ci sia retribuzione.
Devi fare invece espressamente domanda per i seguenti casi:
- aspettativa non retribuita per cariche pubbliche elettive;
- aspettativa sindacale non retribuita o fruita in misura parziale;
- astensione obbligatoria per maternità (congedo di maternità o di paternità) al di fuori del rapporto di lavoro.
Contributi figurativi per i lavorativi autonomi
Sei un lavoratore autonomo? In questo caso, i contributi figurativi vengono accreditati nel Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti e non nelle varie gestioni separate a cui puoi essere iscritto (Inpgi, Enasarco, Enpals ecc…) e questo viene fatto se appunto esiste anche un solo contributo versato nel regime obbligatorio dei lavoratori dipendenti, ossia se almeno una volta tu hai avuto un contratto come dipendente o in cui era previsto il versamento di contributi da parte del tuo datore di lavoro.
Se vuoi che questi contributi figurativi ti vengono riconosciuti nella gestione autonoma cui sei iscritto, devi fare apposita richiesta.
Vediamo adesso nel dettaglio qualche caso specifico.
Contributi figurativi per disoccupazione e Naspi
In questo momento stai percependo o hai percepito la Naspi o altra forma di indennità come Aspi ecc… ? Sappi che questo periodo vale ai fini della pensione grazie appunto ai contributi figurativi che vengono, come detto sopra, accreditati direttamente dall’INPS.
Sono utili per raggiungere la pensione di vecchiaia e quella anticipata, ma non solo invece per la vecchia pensione di anzianità o alcune deroghe volute dalla Legge Fornero come per esempio l’Opzione Donna.
Attenzione però: i contributi figurativi della Naspi come precisato dalla circolare INPS del 2015 sono riconosciuti solo entro una certa soglia ossia non si basano sull’imponibile medio del lavoratore ma su una soglia limite ossia entro un limite di retribuzione che è pari a 1,4 volte l’importo massimo che si può dare con la Naspi. Essendo questo di 1300 euro, i contributi figurativi sono riconosciuti solo entro il limite di 1820 euro (ossia 1300 per 1,4).
Visto che come sappiamo vige il sistema retributivo, il calcolo è il seguente:
- sulla base dell’imponibile medio mensile degli ultimi 4 anni, se questo è meno di 1820 euro mensili per capire a quanto ammontano i contributi figurativi, si deve moltiplicare l’imponibile per quella che è l’aliquota attuale per i lavoratori dipendenti ossia il 33%.
- Se invece l’imponibile è superiore ai 1820 euro (anche perché stai attento stiamo parlando degli ultimi anni prima di andare in pensione in cui magari hai avuto un avanzamento di carriera o hai trovato lavoro dopo un periodo di disoccupazione), questo imponibile si riduce fino a 1820 euro (che è appunto il massimo entro cui si calcolano i contributi figurativi) e i contributi vengono calcolati sempre moltiplicando per 33%.
Se ti trovi in quest’ultimo caso, come specificato dalla circolare, il periodo viene neutralizzato e questo per non incidere troppo sull’importo della pensione.
Contributi figurativi e mobilità
Come accennato prima, in questo caso non devi presentare domanda ma ti verranno accreditati d’ufficio. Sono utili per il diritto e per tutte le pensioni senza nessuna eccezione e valgono per i periodi di iscrizione nelle liste di mobilità in cui hai appunto percepito l’indennità, sia ordinaria – ossia per un determinato periodo – che lunga, cioè corrisposta fino al perfezionamento del diritto alla pensione di anzianità o vecchiaia.
I contributi figurativi vengono assegnati anche quando, avendo trovando una occupazione con una retribuzione inferiore fino al 10% rispetto a quella precedente, ti è stato dato l’assegno integrativo. I contributi figurativi non vengono accreditati qualora l’indennità ti sia stata anticipata in un’unica soluzione.
Da sapere che se hai trovato lavorato durante il periodo di prolungamento dell’indennità di mobilità in modo da avere uno stipendio pari a quello che percepivi prima della mobilità puoi scegliere tra:
- avere i contributi figurativi per mobilità anche se in misura ridotta
- avere la retribuzione effettivamente percepita.
Questa possibilità di scelta vale anche se durante la mobilità hai percepito o percepisci l’assegno ordinario di invalidità.
Contributi figurativi: Legge 104 ai fini pensionistici
Assisti o hai assistito un parente o affine entro ilo terzo grado che si trova in una situazione di handicap determinata dalla Legge 104? Anche in questo caso sono riconosciuti i contributi figurativi per chi deve assistere familiari con disabilità grave.
Nel dettaglio vengono riconosciuti d’ufficio i contributi figurativi per questi casi:
- permessi giornalieri retribuiti dati alla madre o al padre in alternativa al prolungamento dell’astensione facoltativa
- astensione facoltativa o continuazione del congedo parentale
- permessi, sempre retribuiti ma per un massimo di 3 giorni al mese per i familiari
- congedo straordinario fino a 2 anni per genitori, coniugi o fratelli e sorelle di portatori di handicap (purché conviventi) e in tal caso il congedo è coperto da contributi per un importo massimo di 44.445, 82 euro cifra che deve essere ripartita fra indennità economica e accredito figurativo (articolo 42, comma 5-ter del Dlgs 151/2001)
Contributi figurativi Inail per infortunio
Quanto ai periodi di malattia o di infortunio, puoi ottenere i contributi figurativi se la durata è superiore ai 7 giorni. Questo vale anche se si tratta malattia professionale,, malattia tempestivamente accertata, malattia indennizzata, malattia non indennizzata per essersi verificata in periodi non lavorativi, malattia che non dà luogo ad indennizzo (ad esempio una malattia causata da lavori domestici), infortunio sul lavoro.
Hai diritto all’accredito se c’è almeno un contributo settimanale antecedente alla malattia o infortunio. Tali contributi sono validi per tutti i tipi di pensione tranne per il requisito dei 35 anni richiesti per la pensione di anzianità e per contribuire alle 78 giornate richieste ai fini della disoccupazione con requisiti ridotti.
In questo caso devi essere tu a presentare la domanda, senza termini di prescrizione, o decadenza alla sede di appartenenza con questi documenti:
- certificazione di malattia rilasciata dall’Inam per i periodi precedenti il primo gennaio 1980;
- certificazione di infortunio rilasciata dall’Inail;
- cartella clinica o dichiarazione dell’ospedale pubblico comprovante il periodo di ricovero.
E se non sei stato ricoverato in ospedale pubblico o assistito dall’Inail? In tal caso perché vengano riconosciuti i contributi devi fare devi:
- comunicare la data di inizio della malattia entro sessanta giorni da quando è iniziata, allegando alla denuncia un certificato medico. Se la denuncia di inizio infermità viene presentata dopo il sessantesimo giorno, ma comunque sei ancora in malattia, ti verranno riconosciuti i contributi a partire dal sessantesimo giorno;
- comunicare la data di cessazione della malattia entro quindici giorni dalla data, allegando la relativa certificazione medica. Se presenti la denuncia fuori dai termini, ti verranno riconosciuti solo i periodi di infermità documentati dalla certificazione prodotta con la denuncia di inizio della malattia o eventualmente nel corso della stessa.
Sofia
Buongiorno. In questo articolo non si comprende in merito ai contributi figurativi per il congedo straordinario 104 di due anni, sono dipendente privato In alto si scrive che i dipendenti privati debbono farne specifica richiesta, in basso viene poi invece affermato che vengono attribuiti d’ufficio.
Si legge inftti nell’articolo nei due seguenti punti:
“Contributi figurativi per i dipendenti privati
In dettaglio, possiamo dire che vengono accreditati d’ufficio i contributi figurativi per:
cassa integrazione guadagni straordinaria;
contratto di solidarietà difensivi;
progetti di lavori socialmente utili, nei casi e con le modalità previste dalle specifiche disposizioni legislative e amministrative in materia;
indennità di mobilità;
indennità di disoccupazione;
indennità ASPI e NASPI;
assistenza antitubercolare a carico dell’INPS.
Devi fare specifica domanda invece in questi casi, specie se sei un lavoratore privato:
servizio militare obbligatorio (che come sai è possibile riscattare);
servizio militare volontario;
servizio civile;
riposi giornalieri;
maternità al di fuori di un rapporto di lavoro;
congedo parentale durante il rapporto di lavoro (compresa assistenza di parenti secondo la Legge 104)
malattia del bambino;
malattia e infortunio;
aspettativa per cariche sindacali;
aspettativa per cariche elettive;
assenza se hai donato il sangue;”
e poi ancora:
“Contributi figurativi: Legge 104 ai fini pensionistici
Assisti o hai assistito un parente o affine entro ilo terzo grado che si trova in una situazione di handicap determinata dalla Legge 104? Anche in questo caso sono riconosciuti i contributi figurativi per chi deve assistere familiari con disabilità grave.
Nel dettaglio vengono riconosciuti d’ufficio i contributi figurativi per questi casi:
permessi giornalieri retribuiti dati alla madre o al padre in alternativa al prolungamento dell’astensione facoltativa
astensione facoltativa o continuazione del congedo parentale
permessi, sempre retribuiti ma per un massimo di 3 giorni al mese per i familiari
congedo straordinario fino a 2 anni per genitori, coniugi o fratelli e sorelle di portatori di handicap (purché conviventi) e in tal caso il congedo è coperto da contributi per un importo massimo di 44.445, 82 euro cifra che deve essere ripartita fra indennità economica e accredito figurativo (articolo 42, comma 5-ter del Dlgs 151/2001)”
Mi pare ci sia una contraddizione nell’articolo.
Grazie per il chiarimento eventuale.
Cordiali saluti.
Sofia
antonio
anch’io ho notato la contraddizione, quale è la risposta? Grazie
Antonio
Antonio
G.ma Cristina vorrei porle il mio caso:
sono in malattia extra rapporto di lavoro in quanto disoccupato che ha esaurito la NASPI.
Stiamo parlando di una malattia che prevede diversi mesi di durata,con il secondo certificato medico arriverò a 10 mesi di malattia e potrebbe proseguire oltre.
Ho consegnato i certificati originali all’inps, secondo la normativa in materia di accredito contribuzione figurativa.
Le pongo la seguente domanda: essendo a circa tre anni e mezzo dalla pensione di vecchiaia( decorrenza,ad oggi, dal 1° nov./2021), se dovessi fare domanda di accredito figurativo dei periodi di malattia,questi inciderebbero sulla mia quota retributiva della pensione?Oppure: sarebbero considerati periodi neutri come la NASPI,considerando che ho già raggiunto e superato i 20 anni di contribuzione effettiva necessari per il diritto alla pensione di vecchiaia?
Chiedo scusa anticipatamente per eventuali inesattezze,
grazie anticipate per le risposte.
Distinti saluti.
Antonio
Agostino teodori
I contributi figurativi divdisoccupazione sono validi per il raggiungimento dei 42 anni e dieci mesi previsti per andare in pensione il 32/12/18
Giuseppe
stessa domanda , ma zero risposte , le notizie trovate nella rete sono contradditorie , mi trovo nella stessa situazione , in teoria dovrebbero essere validi a condizione che si siano raggiunti 35 anni di contribuzione effettiva . ho fatto richiesta direttamente all’INPS e attendo risposta ( non si sa quando ) ; appena ricevuta la posterò per gli interessati .
Giuseppe
Lorenzo
Salve , buongiorno, vorrei chiederle gentilmente se i contributi figurativi per congedo straordinario biennale ex legge 104/92 e quelli per Naspi sono utili per il diritto e la misura di tutte le pensioni , compresa quella di invalidità ordinaria e inabilità . Molto consigliamo in caso di disoccupazione involontaria di
Richiedere contestualmente la prosecuzione volontaria . Grazie
Antonio Belvedere
I contributi figurativi(disoccupazione marittima) sono conteggiati per la PENSIONE ANTICIPATA DI VECCHIAIA?
Maria Carolina
Buongiorno Dott Cristina, sono una ex commerciante nata il 12/8/1958 , ho iniziato l’attività il 1/9/77 fino alla chiusura negozio il 25/5/2016 quindi ho 2015 settimane di contributi autonomi; mio malgrado ad aprile 2016 ho iniziato cure x tumore al seno e l’INPS mi ha riconosciuto invalidità al 100% con assegno ordinario fino a marzo 2018.a seguito revisione l’invalidità e’ confermato al 70%.A.giugno 2016 ho consegnato licenza in comune e fatto domanda x indennizzo chiusura attività tramite patronato..purtroppo ancora senza risposta ( la pratica e’ ferma a Roma).Ho diritto ai contributi figurativi x chiusura negozio fino ad oggi da poter aggiungere x arrivare alla pensione anticipata ? O mi vengono riconosciuti quelli dell’invalidità sopraggiunta e poi tolta ? O non ne ho diritto ? La ringrazio anticipatamente per l’interessamento.Brenna Maria Carolina
Rosa
Buongiorno volevo porle una domanda…Sono una supplente e in quest anno scolastico sono riuscita a fare 178 giorni di lavoro,l anno precedente 70 giorni… Mi hanno detto che per maturare un anno di contributi servono almeno 180 giorni, quindi nel mio caso non sono riuscita a completare l anno contributivo?? Riuscirò almeno a coprirlo facendo domanda di disoccupazione? Mi scusi non ne capisco molto, e vorrei se possibile qualche spiegazione, grazie.
vincenzo
Io sono un militare in pensione di inabilita’ , non ho riscattato 5 anni per imbarco e altre situazioni , non mi sono stati conteggiati come figurativi , posso fare qualcosa ? Grazie
Massimo
Buongiorno, come vengono considerati il riscatto degli anni di laurea? Sono figurativi o “reali? Questo ai fini dei 41,5 anni che sembra verranno considerati per potere andare in pensione.
Sembra che non possano essere conteggiati alcuni contributi
Quelli di laurea?
Grazie mille
Massimo
Federico
Dal 1981 al 1985, titolare e socio di una s.n.c., non ho versato i contributi. Tali anni possono valere ai fini del calcolo anni pensione?