Sono diverse le novità che coinvolgono la bolletta energia elettrica 2017: dal bonus sociale alla fatturazione, passando per gli indennizzi e i nuovi contatori intelligenti. Una serie di agevolazioni che aumentano le possibilità di risparmio nonostante i rincari previsti per i primi mesi del 2017.
Vediamo nel dettaglio tutte le novità della bolletta iniziando dalla riforma tariffe elettriche.
Riforma tariffe elettriche 2017: di cosa si tratta?
L’autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha approvato, il 2 dicembre scorso, la riforma tariffe elettriche dei clienti domestici che:
- abolisce la progressività , ossia il meccanismo che fa pagare di più il kWh a chi ha consumi maggiori e di meno a chi ha consumi bassi;
- sposta i costi di rete sulla parte fissa, cioè saranno pagati per punto di prelievo e per potenza impegnata, anziché per kWh consumato;
- introduce i livelli di potenza e si azzerano i costi per il cambio di livello.
La riforma prevedeva due step di cambiamento: uno partito il 1° gennaio 2016 e uno a gennaio 2017 che arriverà  a regime nel 2018. Con la riforma tariffe elettriche sarà premiato chi consuma di più (come le famiglie numerose), mentre la bolletta energia elettrica sarà meno conveniente per utenti come i single o consumatori più attenti. Per quale motivo?
Chi ci guadagna con la riforma tariffe elettriche?
Chi consuma di più. È proprio questa la risposta. Diventa quindi meno conveniente fare investimenti per risparmiare elettricità come, ad esempio, l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo o l’installazione di lampade a led o del fotovoltaico.
Il beneficio economico sarà di coloro che consumano più di 2.700 kWh l’anno per via dell’abolizione della progressività , ossia il meccanismo che fa pagare di più il kWh a chi ha consumi maggiori e di meno a chi ha consumi bassi.
Ma facciamo un esempio concreto per capire meglio di cosa si tratta.
Residente con consumi bassi
- Potenza impegnata: 3 kW
- Consumi:Â 1.500 kWh/anno
- Nel 2015 pagava (accise e iva esclusi): 233 euro
- Nel 2016Â paga (accise e iva esclusi): 256 euro
- Nel 2017 rispetto al 2016 spenderà : 41 euro in più
- Nel 2018 rispetto al 2017 spenderà : 7,29 euro in più
- In tre anni, al 2018, la sua bolletta energia elettrica (accise e iva escluse) sarà di 71 euro in più rispetto al 2015.
Non residente con consumi elevati
- Potenza impegnata: 3 kW
- Consumi:Â 4000Â kWh/anno
- Nel 2015 pagava (accise e iva esclusi): 928 euro
- Nel 2016 paga (accise e iva esclusi): 893,7 euro
- Nel 2017 rispetto al 2016 spenderà : 103,1 euro in meno
- Nel 2018 rispetto al 2017 spenderà : 17,5 euro in meno
- In tre anni, al 2018, la sua bolletta energia elettrica (accise e iva escluse) sarà di 155 euro in meno rispetto al 2015
La parte fissa comprenderà le spese per il trasporto: si pagherà  per punto di prelievo e per potenza impegnata, anziché per kWh consumato come avviene ora.
Per gli oneri di sistema viene avviato il primo intervento con una riduzione della progressività , limitando a due gli scaglioni di consumo annuo. Gli scaglioni al momento sono quattro. Inoltre gli utenti potranno scegliere tra più livelli di potenza impegnata ed i costi per aumentarla saranno eliminati. Si potrà capire qual è la potenza necessaria alla tua utenza attraverso l’accesso alla bolletta o al sito web del fornitore. In questo modo potrai scegliere il tipo di potenza giusta per la tua esigenza e pagare solo il dovuto.
La riforma premierà chi sceglie tecnologie più efficienti come le pompe di calore, le auto elettriche o le piastre a induzione, che ora hanno costi di consumo troppo elevati giustamente per colpa della progressività della tariffa. Consumano tanto e si paga tanto, ma con la Riforma 2017 saranno premiati.
Grazie alla riforma ai consumatori converrà  sostituire gli impianti di gas o GLP (che sono non rinnovabili) con energia elettrica, aumentando la potenza dell’abitazione senza essere penalizzato. Fra i principali motivi c’è la promozione della cosiddetta elettrificazione dei consumi: usare più elettricità e meno fonti non rinnovabili.Â
Tutto ciò deriva dal fatto che da gennaio 2016 viene effettuato un primo intervento per arginare l’effetto di progressività ai consumi e ad aumentare le quote fisse (per punto e per potenza), riducendo di almeno del 25% l’entità del sussidio incrociato oggi esistente (per cui chi consuma di più paga in parte per chi ha prelievi più bassi).
Riforma tariffe elettriche: come risparmiare
Le nuove tariffe dettate dal mercato libero potrebbero essere la risposta valida per tutti i consumatori. Tutela Simile 2017 è l’offerta disciplinata dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, per risparmiare sulla bolletta, introdotta per permettere ai consumatori di sperimentare il mercato libero dell’energia che a partire dal 2018 diventerà obbligatorio per tutti.
L’adesione per il 2017 sarà volontaria ma, per i clienti che decideranno di sottoscrivere un nuovo contratto a Tutela simile e che resteranno con uno stesso operatore per almeno 12 mesi, sarà erogato un bonus una tantum sulla prima bolletta energia elettrica. Potranno sottoscrivere il contratto, di durata annuale, tutti i consumatori ancora in Maggior Tutela, o quelli che ne avrebbero diritto in caso di attivazione di una nuova fornitura o richiesta di voltura.
Il contratto di Tutela Simile sarà un contratto web, che potrà essere stipulato con il fornitore, in maniera semplice e intuitiva attraverso il sito dedicato, gestito da Acquirente Unico, già disponibile dal 1° gennaio 2017.
Aumenti luce e gas 2017
L’Autorità per l’Energia prevede un +0,9% (4,5 euro) per l’energia elettrica e un +4,7% (48 euro) per il gas. Un incremento giustificato dal fatto che in inverno la richiesta di materia prima aumenta e, di conseguenza, lievita anche il prezzo del gas seguito da quello dell’energia elettrica.
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Bonus sociale per la bolletta energia elettrica
Il bonus sociale è stato potenziato dal 20% al 30%. Un’agevolazione che viene concessa a chi ha un reddito ISEE non superiore a 8.107,5 euro (fino al 31 dicembre 2016 era di 7.500).
Si tratta del regime di compensazione della spesa sostenuta dai clienti domestici ed è stato introdotto nel 2009 dal Governo e ed è regolato dall’Autorità  per l’Energia Elettrica e il Gas e il sistema idrico (AEEGSI) con la collaborazione dei Comuni. Ne possono fare richiesta le famiglie per motivi di disagio economico e/o per disagio fisico a prescindere dal fornitore cui sono affidate le loro utenze di energia elettrica e gas.
Nel 2017 il bonus sociale per disagio economico ammonta a:
- 80 euro per le famiglie con uno o due componenti;
- 93 euro per le famiglie di tre o quattro componenti,
- 153 euro per le famiglie con oltre quattro componenti.
Nel 2017 il bonus social per disagio fisico ammonta a:
- per contratti fino a 3Â kW vale da 173Â euro a 412Â euro, passando per una fascia media di 285Â euro;
- per i contratti con potenza impegnata da 4,5 kW in su vale da 405 euro, 513 euro sino ad un massimo di 620 euro
Per ottenere l’agevolazione è necessario presentare domanda per via telematica oppure recandosi presso un Caf o Patronato del tuo Comune di residenza.
Puoi presentare la domanda per il bonus sociale per disagio economico compilando i seguenti moduli:
- Modulo A Sarà  sufficiente compilare i riquadri relativi alla fornitura luce o gas o di entrambe nel caso si stia facendo richiesta sia del bonus luce che del bonus gas;
- Allegato CFÂ con i componenti del nucleo ISEE;
- Attestazione ISEE valida;
- Allegato FN per il riconoscimento di famiglia numerosa, se l’ISEE è superiore a 8.107,5 € ed entro i 20.000 €.
Con questi moduli compilati dovrai portare con te anche questi documenti:
- una copia del documento di identità ;
- eventuale allegato D di delega quando la domanda è presentata da un delegato e non dall’intestatario della fornitura;
- dati relativi alla fornitura, che puoi reperire in bolletta energia elettrica;
- il codice POD per la fornitura elettrica;
- la potenza impegnata o disponibile del contatore della luce
- il codice PDR per la fornitura del gas
Nel caso stessi richiedendo il bonus sociale per disagio fisico, ti occorrerà anche un certificato dell’ASL che dichiari:
- la necessità di utilizzare apparecchiature mediche;
- la tipologia di apparecchiatura medica;
- l’indirizzo dove l’apparecchiatura è installata;
- la data a partire dalla quale si utilizza l’apparecchiatura stessa.
Ricorda che per il 2017Â per la presentazione della domanda di rinnovo del bonus in scadenza al 31 gennaio ed al 28 febbraio 2017, previsti rispettivamente per la fine di dicembre e di gennaio, sono entrambi prorogati al 28 febbraio 2017.

Fatturazione, indennizzi per i ritardi e rateazione obbligatoria
L’Autorità ricorda che, con l’entrata in vigore della riforma tariffe elettriche, i gestori dovranno rispettare le date di emissione delle bollette e di consegna: qualora dovesse esserci un ritardo, il gestore dovrà pagare una multa da 35,00 euro.
Sono previsti indennizzi per il consumatore in caso di ritardi. La data di fatturazione dell’ultimo giorno di consumo, infatti, sarà utilizzata come decorrenza dei 45 giorni di tempo a disposizione del distributore per inviare le bollette. Trascorso tale termine, dovrà essere riconosciuto al cliente un indennizzo variabile da 6 a 60 euro, a seconda del numero di giorni di ritardo, che dovrà essere accreditato sulla prima fattura utile.
La trasparenza sarà d’obbligo e i fornitori di luce e gas avranno l’obbligo di effettuare la rateizzazione nel caso in cui la bolletta energia elettrica abbia errori di calcolo o importi imprecisi. I consumi effettivi diventano dunque una certezza sul foglio che arriverà a casa. Cambia anche l’invio delle bollette:
- per i piccoli consumatori le bollette saranno recapitate ogni due mesi;
- per i grandi consumatori invece ogni quattro mesi e con una lettura obbligatoria ogni 4 mesi.
Se la bolletta ha importi troppo alti per errori di calcolo o da imprecisione, sarà obbligo delle società energetiche prevedere automaticamente la rateazione del pagamento.
Contatori intelligenti: niente più bollette pazze
Non avremo più sorprese sulla bolletta energia elettrica e delle cause infinite, perché sono in arrivo i nuovi contatori 2.0 smart che mettono al bando i conguagli di spesa e le bollette calcolate sulla base di consumi stimati. Dunque pagheremo solo per l’effettivo uso di elettrodomestici e lampadine. Enel Distribuzione inizierà a installare i nuovi contatori smart a gennaio 2017.
Non occorre inoltrare nessuna richiesta, i destinatari saranno le famiglie e le imprese. I nuovi contatori 2.0 mandano in pensione quelli impiantati nel lontano 2001. Entro il 2020 Enel sostituirà quasi 18 milioni di vecchi contatori. Gli altri 13 milioni sono sostituiti fino al 2031. Quindi ci resta solo che aspettare il proprio turno!
Per capire quando sarà la propria volta basterà collegarsi al sito web della società e immettere il codice POD e vedere se nei tre mesi successivi spetterà il cambio. In ogni caso a cinque giorni dal cambio del contatore verrà affisso un avviso che riporterà la data e la fascia oraria dell’intervento.
I nuovi contatori che operano attraverso un nuovo sistema definito smart metering 2G aiutano le società di fornitura a monitorare il consumo di energia ogni quarto d’ora. Le fatture emesse potranno essere:
- in modo continuo durante il mese (fatturazione scorrevole);
- con maggiore precisione, conla necessità di non ricorrere a stime presuntive e a conguagli, eccetto quando sono presenti irregolarità .
Conciliazione e procedura per contestare le bollette
Chi ha problemi con le bollette e vuole contestare una fattura ad una società di fornitura, dovrà tentare prima la strada della conciliazione con l’ausilio del Servizio dell’Autorità per le controversie dei clienti di energia elettrica e gas e sono in caso di fallimento ci si potrà rivolgere al giudice:
La conciliazione prevede diversi step:
- in caso di problemi con la bolletta energia elettrica, l’utente deve inviare un reclamo scritto;
- in caso di mancata risposta o risposta non soddisfacente, il cliente è obbligato ad attivare la procedura di conciliazione presso il Servizio Conciliazione dell’Autorità Garante oppure è possibile rivolgersi ad altri organi di mediazione come le conciliazioni paritetiche delle Associazioni dei consumatori iscritte nell’elenco degli organismi ADR dell’Autorità o presso le Camere di commercio.
La procedura di conciliazione è totalmente gratuita e dovrà concludersi entro 90 giorni. Il cliente che invia la lettera di reclamo, entro tempi stretti deve avviare anche la pratica per la conciliazione:
- 1 anno in caso di risposta negativa o insoddisfacente;
- 50 giorni se non c’è nessuna risposta.
Entro 30 giorni dalla domanda e non prima di 10 giorni dalla relativa comunicazione alle parti avverrà il primo incontro con la società fornitrice di energia elettrica tirata in causa.
Se non si trova un accordo al primo incontro, il cliente potrà presentare il ricorso al giudice e se la società fornitrice non si presenza può andare incontro a sanzioni di legge.
L’Importante é che si parli di “Austeriti”. Consimate gente, consumate, così che i ricchi diventino sempre più ricchi.
Strano é che questo sistema lo adotti solo l’Italia, che é tra i paese che meno funzionano in Europa. Sono contento che almeno mio figlio se ne sia andato da questo paese in declino.
A giampix..
Già ora per chi non ha consumi esorbitanti investire per ridurre i consumi non serve, l’importo della bolletta e costituito quasi interamente da balzelli fissi.
Con il nuovo metodo la situazione peggiora ancora, in previsione dell’imminente abolizione del mercato di maggior tutela (fatto scandaloso, solo per questo i politici dovrebbero essere condannati alla pena capitale) stanno lavorando per riempire le tasche delle società fornitrici del mercato libero ( società spesso degli amici degli amici). E gli italiani da perfetti coglioni continuano a votare sempre per gli stessi partiti.
Ottimo articolo. Complimenti. Si sa niente della D1?
Grazie Andrea,
non ancora, appena sapremo qualcosa sicuramente lo inseriremo.
Buongiorno sono di Roma. Vorrei sapere a chi potrei rivolgermi per far controllare le bollette della luce e del gas. Grazie
Ciao Patrizia,
Cosa intendi per controllare? Hai problemi sulla fornitura? In quel caso ti conviene rivolgerti al tuo fornitore.