Tirocini 2017: cosa è cambiato di recente per quanto riguarda quelli che più comunemente sono conosciuti come stage?
Vediamo di capirlo in questo articolo che interessa sia chi sta facendo un percorso di studi e vuole nel frattempo fare un tirocinio che per chi, invece, ha già finito di studi e ha bisogno del tirocinio per entrare nel mondo del lavoro. Partiamo intanto con le novità che sono state diffuse nel maggio scorso.
Tirocini 2017: le linee guida per gli extracurriculari
La Conferenza Stato Regioni il 25 maggio 2017 ha rinnovato le linee guida sui tirocini extracurriculari. Le novità riguardano essenzialmente la durata, l’ottenimento dell’indennità legato alla presenza e la premialità per incentivare le assunzioni. Ti spieghiamo meglio:
- il tirocinio extracurriculare potrà durare un massimo 12 mesi, ma per la prima volta viene introdotto anche il limite minimo di due mesi che, a sua volta, si riduce a uno per le attività stagionali e a 2 settimane per tirocini svolti da studenti e attivati ai servizi lavoro;
- la presenza diventa fondamentale: il tirocinante ottiene un’indennità piena se garantisce almeno il 70% delle presenze. L’indennità minima resta comunque di 300 euro lordi mensili;
- viene introdotto un premio alle aziende che le dovrebbe incentivare ad assumere i tirocinanti alla fine dello stage. Le aziende che hanno più di 20 dipendenti potranno superare il limite del 10% di tirocinanti se ne avranno assunto almeno il 20% nei 2 anni precedenti e con un contratto di almeno 6 mesi, anche part time al 50%. Come dire: se dai un seguito ai tirocini, anche per un breve periodo, potrai usufruire dei tirocinanti in misura maggiore, viceversa no.
Dette le novità , vediamo come funzionano i tirocini e in cosa consistono.
Tirocini 2017 come funzionano
Come abbiamo accennato, si tratta di un periodo di orientamento al lavoro e di formazione che in nessun caso ha carattere di subordinazione.
Un modo per aiutare chi ha conseguito un titolo di studio o sta per farlo a entrare nel mondo del lavoro e magari conoscere da vicino la professione che vorrà intraprendere. Un modo per lavorare sì, ma anche fare conoscenze ed essere finalmente dentro una realtà professionale.
Per attivare i tirocini 2017 è necessaria una convenzione tra l’ente promotore (università , scuola superiore, sia pubblica che privata, ente che eroga master, ma anche Centri per l’Impiego, Centri di formazione professionale ecc…) e il soggetto ospitante che è appunto il posto dove sarà effettuato il tirocinio. Possono essere, in quest’ultimo caso, aziende, studi professionali, partite IVA, enti pubblici ecc… E ovviamente in questo rapporto è da inserire il tirocinante, quindi i protagonisti sono tre.
A legarli tutti insieme c’è un progetto formativo che è redatto dal soggetto ospitante e dallo stagista per stabilire in cosa consiste lo stage, quali sono i diritti e doveri di entrambi ecc…
Lo stagista dovrà essere seguito e accompagnato nel suo percorso da 2 tutor: uno dell’ente promotere e l’altro dell’azienda ospitante. Ogni tutor può seguire massimo fino a 20 persone, che possono aumentare se ce ne sono alcune che seguono lo stesso progetto formativo.
I tirocini possono essere di 2 tipi: curriculare ed extracurriculare.
Tirocinio curriculare
Come ti abbiamo accennato, si tratta di un percorso che viene fatto da chi sta ancora studiando – scuola superiore o università – e che non serve tanto a inserire il tirocinante nel mondo del lavoro, ma a farlo apprendere direttamente sul campo attraverso l’alternanza scuola/lavoro.
Per iniziare un tirocinio simile, si deve essere iscritti al corso di studio attivato da chi promuove lo stesso tirocinio.
Tirocinio formativo e di orientamento extracurriculare
Diverso è il caso del tirocinio formativo o detto di orientamento extracurriculare che è indirizzato a chi è neolaureato e neodiplomato. In questo caso vale quanto detto sopra ossia:
- durata minima di 2 mesi e massimo 12 mesi
- indennità minima di 300 euro mensili che con le nuove linee guida si ottengono solo se lo stagista ha almeno il 70% di presenze.
I tirocini extracurriculari possono essere attivati per:
- disoccupati ai sensi del D.lgs. 150/2015
- lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto
- lavoratori a rischio di disoccupazione
- soggetti occupati ma in cerca di una nuova occupazione
- soggetti disabili e svantaggiati (tra cui i richiedenti protezione internazionale, i titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari e le vittime di violenza e di grave sfruttamento).
Per attivare questa tipologia di tirocinio, è necessario stipulare una convenzione come abbiamo detto sopra.
Tirocini 2017: quando non è possibile attivare il tirocinio extracurriculare
Non sempre comunque è possibile attivare il tirocinio extracurriculare. Vediamo quando non lo è:
- per sostituire un dipendente assente per malattia, maternità o ferie né tantomeno per sostituire lavoratori stagione nell’alta stagione
- per mansioni che necessitano una formazione preliminare ad hoc
- quando l’azienda ha un numero di dipendenti non molto alto: secondo le nuove linee guida, quelle fino a 5 dipendenti possono avere un solo stagista, le aziende tra 6 e 20 dipendenti non più di 2, le imprese oltre i 20 dipendenti sino al 10% dell’organico.
Considera però che appunto c’è la premialità di cui ti abbiamo detto sopra e quest’ultimo punto può essere modificato se l’azienda assume il 20% dei dipendenti o li ha assunto nei 2 anni precedenti con contratto che duri fino a 6 mesi.
I nuovi incentivi consentono di attivare fino a 4 tirocini oltre il limite del 10%, nel caso di assunzione di tutti i tirocinanti attivi nei 24 mesi precedenti.
Coperture assicurative e obblighi per le aziende
Se stai svolgendo il tirocinio, sappi che, anche se non si tratta di un lavoro subordinato, hai la copertura INAIL per gli infortuni sul lavoro e per responsabilità dei danni contro terzi. Gli oneri delle garanzie assicurative possono essere anche a carico delle Regioni e province autonome.
Al termine dell’esperienza riceverai un attestato finale che documenterà quanto hai fatto e l’ambito di attività , attestato che ti dovrebbe servire per un migliore inserimento nel mondo del lavoro.
Pur non costituendo un rapporto lavorativo, i tirocini disciplinati nelle linee-guida sono soggetti all’obbligo di comunicazione obbligatoria da parte del soggetto ospitante.
È possibile interrompere il tirocinio?
Sì, è possibile farlo, ma bisogna darne comunicazione motivata a entrambi i tutor. L’interruzione invece da parte di chi lo sta promuovendo o del soggetto ospitante può essere effettuata ma solo in gravi casi di inadempienza o se proprio non c’è la possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi
E tu hai svolto un tirocinio? Raccontaci la tua esperienza tra i commenti.
Matteo Indraccolo
Buongiorno sono Matteo un ragazzo universitario, di Verona. Attualmente sono alla fase finale di un percorso di tirocinio presso uno studio professionale. Le attività che abbiamo concordato con il tutor, non sono state rispettate. Ad oggi posso affermare che dei quattro punti formativi che abbiamo stipulato all’inizio dell’esperienza, ne è stato rispettato solo uno.
Domando quindi, ed ecco il motivo della mia visita in questo sito, esiste un documento che tuteli il tirocinante da mancati adempimenti da parte dell’ente ospitante? Esiste un modo per potersi relazionare con il tutor aziendale portando e facendo valere tali diritti, e non solo richieste(puntualmente non solo ignorate, ma anche con feedback negativi )?