Si tratta di una delle novità della Legge di Bilancio 2018 (commi 100-115 dell’articolo 1) per cercare di stimolare l’occupazione, in particolare quella degli under 35, ma non solo.
Parliamo del Bonus Assunzioni 2018, l’agevolazione o meglio dire il “pacchetto” di agevolazioni che sono state introdotte di recente dal Governo per l’anno in corso.
Agevolazioni che riguardano chi assume diverse fasce della popolazione: giovani under 35, chi vive al Sud, donne, over 50, lavoratori in Cassa Integrazioni Guadagni Straordinaria (CIGS), persone con disabilità . Oltre a chi aderisce a procedure di ricollocazione, e ci sono anche incentivi per chi assume rifugiati.
Bonus assunzioni 2018: come funziona
Prima di entrare nei dettagli, bisogna dire che il bonus non è una misura volta direttamente al lavoratore, ma un incentivo per le imprese ad assumere determinate categorie di lavoratori. Un incentivo che si traduce sostanzialmente (ma non sempre) in esoneri contributivi da parte dell’Inps.
È stato introdotto per la prima volta nel 2015 e sostanzialmente di anno in anno viene rinnovato, con formule diverse, grazie alle varie Leggi di Bilancio. Nel nostro caso, a regolare il bonus assunzioni 2018 è la Legge di Bilancio 2018, poi spetterà all’Inps fornire con le circolari le varie indicazioni operative. Al momento in cui scriviamo, queste circolari non sono state ancora pubblicate. Comunque sia, le caratteristiche del bonus sono già note.
Mentre nel 2015 il bonus prevedeva un esonero del 100% dei contributi con durata 3 anni (che poi si è ridotto al 40% e a due anni di durata), nel 2017 si è passato a bonus che, come quello attuale, riguarda determinate categorie di lavoratori.
Nel 2018, l’esonero diventa strutturale, ossia stabile e ritorna alla durata di 3 anni. Possono usufruirne tutte le aziende del settore privato e anche le cooperative – solo in determinati casi – che hanno una riduzione dei contributi in generale del 50%, salvo appunto alcuni casi particolari.
Vediamoli insieme.
Bonus assunzioni giovani 2018
Si tratta di uno sgravio che riguarda le assunzioni di giovani che saranno effettuate tra l’1 gennaio di quest’anno e il 31 dicembre 2018. Uno sgravio contributivo del 50% per l’assunzione di under 35, nel 2019 dovrebbe riguardare invece solo gli under 30.
Nel dettaglio, questa agevolazione riguarda i contributi previdenziali (Inps o altri Enti affini), esclusi però i contributi e premi Inail (che invece vanno versati) per un importo massimo di 3250 euro all’anno e per una durata complessiva di 3 anni.
Questo a 2 condizioni per le aziende:
- essere nel settore privato
- non avere, nei sei mesi precedenti l’assunzione, effettuato licenziamenti collettivi o individuali nell’unità produttiva di riferimento.
Cosa vuol dire quest’ultimo punto? Che, per esempio, un’azienda non può licenziare 5 dipendenti del settore marketing e assumerne 3 nei due mesi successivi per risparmiare sui contributi.
A quali lavoratori si rivolge il bonus assunzioni 2018
Non vale ovviamente per tutti i lavoratori, ma per queste categorie:
- chi non ha compiuto 35 anni (diventeranno 30 nel 2019)
- coloro che non sono mai stati assunti con contratto a tempo indeterminato o tutele crescenti. Con una eccezione però: se il contratto è stato trasformato a tempo indeterminat, c’è la possibilità di usufruire dell’esonero residuo se il giovane viene assunto da parte di un nuovo datore di lavoro successivamente alla prima assunzione agevolata.
Quali contratti vengono agevolati dal bonus assunzioni 2018
Le aziende che vogliono avere gli sgravi devono effettuare questi tipi di assunzioni:
- con contratto a tempo indeterminato
- trasformazione di contratto a termine in indeterminato
- prosecuzione di contratto di apprendistato professionalizzante a tempo indeterminato stabilita nel 2018, ma questo purché il lavoratore non abbia compiuto 30 anni quando il contratto viene continuato.
Bonus assunzioni giovani 2018 per gli studenti
La situazione invece cambia nel caso vengano assunti degli studenti. Lo sgravio contributivo può arrivare fino al 100% dei contributi – 3000 euro all’anno e per un massimo di 3 – sempre esclusi i premi Inail e sempre con il limite di età di under 35.
Nel caso degli studenti, il bonus è valido se vengono assunti entro 6 mesi da quando hanno conseguito il titolo di studio i seguenti profili:
- chi ha svolto presso il datore di lavoro che vuole assumerlo un percorso di alternanza scuola – lavoro (in questo modo si dà maggior valore a questo periodo di pratica svolto dentro le aziende)
- chi ha svolto sempre presso lo stesso datore di lavoro periodo di apprendistato per la qualifica professionale o il conseguimento di diploma o anche apprendistati di alta formazione.
Bonus assunzioni Sud 2018: cos’è e come funziona
Così come per il Bonus assunzioni 2017, anche nel 2018, sono previste agevolazioni per i datori di lavoro privati che hanno la loro sede legale in una delle seguenti regioni:
Sicilia, Campania, Basilicata, Calabria, Abruzzo, Molise e Sardegna
purché appunto vengano assunti:
- ragazzi di età compresa tra i 16 e i 34 anni ovviamente in stato di disoccupazione o inoccupazione;
- lavoratori che hanno un’età superiore ai 34 anni, ossia over 35 ma non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
Cosa prevede il Bonus sud in questo caso? Uno sgravio di contributi del 100% per un anno ma di un importo non superiore agli 8060 euro. Per quali tipi di contratto?
- contratto a tempo indeterminato
- apprendistato professionalizzante o di mestiere
- trasformazione a tempo indeterminato di contratti a tempo determinato
- contratto di lavoro subordinato per socio lavoratore di cooperativa
- contratto di lavoro part time (per il quale però le aziende hanno gli sgravi sì, ma ’importo dell’incentivo verrà riparametrato.
L’incentivo occupazione Sud non spetta nel caso di contratto di lavoro domestico, occasionale o intermittente.
Per beneficiare del bonus il lavoratore che si intende assumere non dovrà aver avuto rapporti di lavoro con la stessa azienda nei 6 mesi che precedono l’assunzione.
Da sapere: il requisito Sud vale per le aziende che hanno sede legale nelle regioni che abbiamo detto sopra, non è invece vincolante per chi verrà assunto. Vale a dire che un’azienda può anche assumere anche una persona che non vive al Sud, ma ha i requisiti di cui sopra.
Inoltre, è cumulabile con il bonus per l’occupazione 2018 rivolto a chi è in stato di disoccupazione.
Bonus assunzioni 2018 over 50: come funziona
Lo avevamo accennato anche sopra: il bonus 2018 viene incontro anche agli over 50, verso i quali ci sono sempre troppe poche misure per favorire l’occupazione. Cosa prevede questo bonus e chi riguarda?
È destinato ad aziende che assumono:
- lavoratori di 50 anni o con un’età superiore purché disoccupati da oltre 12 mesi
Le aziende che “investono” su lavoratori con queste caratteristiche possono avere sgravi contributivi del 50% e questo per 12 o 18 mesi.
Ecco il dettaglio:
- sgravio di 12 mesi per chi assume con contratto a tempo determinato
- si prolunga a 18 mesi se il contratto è a tempo indeterminato.
Cosa succede se l’over 50 viene assunto con un contratto a tempo determinato che viene trasformato in un contratto a tempo indeterminato? Che gli sgravi vengono prolungati di 18 mesi a partire dalla data di assunzione, il che vuol dire che se il contratto era di 12 mesi e a partire dal decimo il datore di lavoro ha deciso di trasformarlo in un determinato questi avrà un esonero di contributi totali del 50% per 18 mesi.
L’esonero viene però dato ai datori di lavori che non aspettano la scadenza per trasformare il contratto, ma lo fanno prima che finisca.
Bonus 2018 assunzioni donne disoccupate
La Legge di Bilancio del 2018 predispone degli incentivi anche per le donne in disoccupazione.
Lo sgravio per il datore di lavoro è sempre del 50% dei contributi e riguarda l’assunzione di donne che non sono occupate da 24 mesi. Funziona come quello per gli over 50:
- sgravio del 50% sui contributi per 12 mesi per chi assume a tempo determinato
- sgravio del 50% di 18 mesi se le assunzioni sono a contratto indeterminato o una trasformazione – sempre prima del periodo di scadenza – in indeterminato.
Attenzione: se le le azione effettuano delle assunzioni in aree svantaggiate o in settori in cui le donne trovano poco spazio, il periodo di disoccupazione richiesto scende a 6 mesi. Quali sono le zone svantaggiate?
Per il periodo 2014-2020 vengono considerati tali:
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e alcune zone del Centro-Nord, tra cui zone in provincia di Ferrara e Piacenza. Come abbiamo detto sopra, questo bonus è cumulabile con il Bonus Sud
Perché questo tipo di incentivi? Be’, è risaputo che nel nostro Paese, c’è ancora una forte disparità tra uomo e donna e questo potrebbe anche favorire chi decide di assumere le donne che sono diventate madri da poco e vogliono riprendere a lavorare.
Bonus assunzioni 2018 per disoccupati Naspi e CISG
Per chi è in stato di disoccupazione, ma sta anche percependo la Naspi, il bonus assunzioni consiste in un incentivo economico pari al 20% dell’indennità mensile spettante di diritto al lavoratore per il periodo non goduto di Naspi.
Questo incentivo – che rispetto agli altri quindi è economico e non si tratta dunque di un esonero di contributi viene dato a chi assume il lavoratore con contratto a tempo indeterminato e full time.
Per quanto riguarda i lavoratori in CIGS, il bonus riguarda chi è in Cassa Integrazione Straordinaria da almeno 3 mesi e i dipendenti di aziende beneficiarie di CIGS da almeno 6 mesi. La cosa interessante è che il bonus non riguarda solo le aziende private ma anche le cooperative purché assumano i lavoratori con contratto di subordinazione.
L’agevolazione è mista, ossia sia contributiva che economica,ossia 10% dei contributi per i datori di lavoro per 12 mesi più un contributo economico pari al 50% dell’indennità spettante al lavoratore per:
- 9 mesi se il lavoratore ha fino a 50 anni
- 21 mesi se supera i 50
- 33 mesi se ha superato i 50 e vive al Sud e nelle aree svantaggiate.
Bonus assunzioni 2018 per persone svantaggiate e disabili
Questo bonus riguarda solo le Cooperative sociali e prevede una riduzione contributiva pari allo zero se le cooperative hanno almeno il 30% degli impiegati che rientrano in queste categorie:
- invalidi fisici, psichici e sensoriali
- ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari
- soggetti in trattamento psichiatrico
- tossicodipendenti, alcoolisti
- minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare
- persone detenute o internate negli istituti penitenziari
- condannati e internati ammessi al lavoro esterno, anche come misura alternativa alla detenzione (semiliberi, affidati ai servizi sociali, in detenzione domiciliare).
Il bonus viene poi incontro anche a persone con disabilità , assunte da aziende private, e in questo modo:
- disabili con riduzione della capacità lavorativa tra il 67% e il 79% o minorazioni ascritte dalla quarta alla sesta categoria del testo unico in materia di pensioni di guerra. Il datore ha un bonus economico, che dura 36 mesi, pari al 35% della retribuzione mensile lorda.
- lavoratori con riduzioni superiori al 79% o minorazioni ascritte dalla prima alla terza categoria del testo unico in materia di pensioni di guerra. All’azienda spetta un bonus occupazione pari al 70% della retribuzione mensile lorda per un massimo di 36 mesi, per ogni lavoratore assunto a contratto a tempo indeterminato;
- lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, spetta per un tempo indeterminato o tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi, un bonus pari al 70% della retribuzione lorda mensile per una durata massima di 60 mesi.
Bonus assunzioni 2018 per i rifugiati
Buone notizie anche per i rifugiati titolari di protezione internazionale dal 2016. Il bonus spetta per massimo 36 mesi e per i contratti a tempo indeterminato stipulati dalla fine del 2017 e fino alla fine del 2018.
Lo sgravio contributivo è del 50%. Si tratta di 500 mila euro per massimo 3 anni e vale anche per le donne vittime di violenza di genere.
Bonus assunzioni 2018 per i giovani genitori
Buone notizie anche per chi è un giovane genitore e viene assunto da aziende private, cooperative o studi professionali e non ha superato i 35 anni – sia genitore di figli legittimi, che naturali che adottati o in affido ha diritto a un incentivo. Che nel concreto, per le assunzioni a tempo indeterminato o per trasformazioni di contratti da tempo determinato a indeterminato, è un bonus economico: 5 mila euro ad assunzione o trasformazione, nel limite di 5 assunzioni ad impresa o società .
Kevin
Buon giorno il Bonus over 50 vale anche se assumi Quadri e dirigenti ???
fabrizio di lorenzo
ma il bonus per le assunzioni dei rifugiati politici è destinato SOLO ALLE COOPERATIVE SOCIALI !!!!!!!!! Ma qui voi non lo dite!!! Sbaglio?
Davide
Si peccato che che gli under 35 che hanno già avuto un contratto a tempo indeterminato presso un’azienda e poi per cause non dipendenti da loro sono stati licenziati e successivamente hanno finito di percepire la disoccupazione nell’anno precedente al 2018, ce l’hanno nel c**o.